E’ in corso la realizzazione di un repository per la raccolta elettronica dei dati, che ufficializzi la metrica del sistema e ne renda possibile ed agevole il prescritto trasferimento al livello centrale. Allo scopo è stato elaborato un minimal data set per il calcolo di indicatori pre-specificati. Nell’intento di collezionare i dati in forma omogenea ed esaustiva è previsto che la raccolta avvenga man mano che vengono generati, dalla prima fase del percorso, relativamente alla presa in carico del paziente da parte del 118 (flussi EMUR, su tablet) o del Pronto Soccorso, alla parte preponderante, che si genera Emodinamica, alla fase clinica delle degenza, fino alla dimissione.
L’automatismo della raccolta, citato nel DCA n. 29/2013, sarà reso possibile attraverso l’allineamento dei vari database già localmente in uso ed intende evitare la doppia compilazione, fonte di sovraccarico di lavoro e di potenziali errori od omissioni. L’obiettivo è quello di valutare, volumi di attività, qualità ed esiti delle cure, ma anche di porre in essere iniziative che migliorino il livello dei servizi. Tra essi, l’avvio sperimentale di trasporti “secondari programmati”, con ambulanze di base o medicalizzate per la riallocazione di pazienti già stabilizzati in centri Spoke ogni volta che si rischi la congestione degli Hub, da affidare con Gara al 118, ai sensi del D.M. n. 70/2015, gestite separatamente dall’Emergenza.
A regime, l’intero progetto della costruzione della ReteIMA rappresenterà un punto di svolta circa l’assistenza ospedaliera in Regione Campania. Fin dalla sua prima attuazione esso si propone come qualificato al perseguimento di tutta una serie di vantaggi che spaziano dall’estensione del trattamento ad altre condizioni cardiovascolari urgenti come le SCA NSTE, alle reti per ictus e trauma, ma più in extenso allo sviluppo della clinical competence, grazie all’aumento dei volumi di attività (sia per operatore che per struttura), di appropriatezza e di clinical governance caratterizzata da una visione non più solo aziendale, ma sistemica. A quest’ultimo proposito è giusto rimarcare come tutte le iniziative correlate alla ReteIMA, già costituite o in agenda, finiranno per contribuire a colmare i vuoti del passato, promuovendo pratiche a valenza più universale quali:
Rispetto ad altri servizi sanitari regionali il progetto ReteIMA in Regione Campania parte indubbiamente in ritardo, ma ciò ha paradossalmente consentito il vantaggio di potersi avvalere di un sistema di teletrasmissione unico ed omogeneo. Nel sito dedicato alla ReteIMa saranno resi disponibili il dettaglio, periodicamente aggiornato, sul suo stato di implementazione e tutte le informazioni sugli avanzamenti del progetto.