Grande progetto Centro storico, Taglialatela: "Incentivare intervento privati"


Grande progetto Centro storico, Taglialatela: "Incentivare intervento privati"

“La Regione Campania intende stipulare un protocollo d’intesa con l’Istituto di Credito Sportivo per il recupero e la valorizzazione dei centri storici di particolare pregio, a partire da quello di Napoli, patrimonio UNESCO, su cui agisce il Grande Progetto (Obiettivo Operativo 6.2 “Napoli e Area metropolitana” del POR 2007-2013).”

Lo ha annunciato l’assessore all’Urbanistica e al Governo del Territorio Marcello Taglialatela, intervenendo al convegno “Investire in cultura: strumenti finanziari e opportunità tra pubblico e privato”, svoltosi oggi a Lucca in occasione della giornata inaugurale della VIII edizione di Lu.be.c (Lucca Beni Culturali).

“Per determinare il completamento del recupero e della rigenerazione del Centro Storico di Napoli, patrimonio UNESCO – ha spiegato Taglialatela – la Regione Campania intende individuare idonei strumenti finanziari che consentano di incentivare gli interventi dei privati.”

Il Grande Progetto “Centro Storico di Napoli, valorizzazione del sito UNESCO” destina 100 milioni di euro a trenta interventi su edifici pubblici di grande valore storico e culturale in un’area piccola ma significativa racchiusa in poco più di un km quadrato: la platea mediana della città antica ampliata fino all’agorà (poi forum) e poi verso l’Anticaglia da un lato e Spaccanapoli dall’altro, fino a toccare Forcella e piazza Mercato.

I trenta interventi previsti dal Grande Progetto sono suddivisi in quattro macrocategorie: recupero e rifunzionalizzazione di edifici e complessi monumentali; miglioramento della fruizione delle aree archeologiche; riqualificazione di spazi urbani; valorizzazione del sistema urbano dell’area interessata dalla ZTL.

“Il progetto ha concentrato le risorse su edifici pubblici – ha concluso l’assessore Taglialatela – che sono una parte significativa ma non esaustiva del più grande Centro Storico d’Europa. L’obiettivo successivo sarà quello di estendere la possibilità di recupero anche agli edifici privati che versano in stato di degrado e sono soggetti a vincoli. Di qui la necessità di trovare incentivi per i privati.  Nello specifico si possono studiare incentivi di natura fiscale ma anche di natura finanziaria. Nel primo caso sarà possibile detrarre le spese finalizzate ad interventi di restauro, con il secondo si dovrà rendere più semplice la fruizione di mutui bancari a tasso agevolato”