Vesuvio, sul Burc la nuova delimitazione della zona rossa


Vesuvio, sul Burc la nuova delimitazione della zona rossa

Pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania la delibera con la quale si delimitano la nuova zona rossa 1 e la nuova zona rossa 2 del Piano di emergenza del Vesuvio. La Regione ha quindi preso atto dei nuovi “confini” così come derivano dalle decisioni dei singoli Comuni interessati (Napoli, Palma Campania, Nola, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino) che hanno approvato apposite delibere consiliari. L'atto conclusivo, quello di definitiva approvazione della nuova perimetrazione, spetta al Dipartimento nazionale della Protezione civile e avverrà nei prossimi giorni.

Con la definizione delle nuove zone rosse 1 e 2 si passa da 550 mila persone da evacuare del vecchio piano a 700 mila persone, con uno scenario di riferimento più cautelativo per la popolazione.

Per quanto riguarda la città di Napoli, in base ai dati ufficiali forniti dal Comune, emerge che i tre quartieri inseriti nel nuovo Piano (San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli) sono coinvolti nella zona rossa 1 per il 15% del territorio per complessivi 38mila 401 abitanti.

Definito anche lo scenario della zona rossa 2, quella in cui è probabile che avvenga il crollo dei tetti a causa dell'arrivo delle ceneri nel caso dell'eruzione di scenario. Studiando la statistica dei venti in quota e la conseguente caduta di ceneri, sono stati individuati i Comuni di Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Poggiomarino e Scafati.

Per quanto riguarda gli aspetti logistici connessi all'evacuazione, la Regione, attraverso l'Agenzia campana mobilità (Acam), sta sviluppando il Piano di mobilità in caso di evacuazione: la stessa dovrà essere garantita in 72 ore. L'obiettivo, entro il 2015, è quello di saldare il grande anello intorno al Vesuvio con lo svincolo di Angri che appunto "salda" la SS 268 del Vesuvio con l'autostrada: il progetto è finanziato con fondi europei per 54 milioni di euro.

“L'appalto – spiega l'assessore regionale con delega alla Protezione civile Edoardo Cosenza – è già completato e l'esecuzione dei lavori partirà entro settembre. Il Dipartimento si sta interessando, in sede di Conferenza delle Regioni, alla stipula di appositi accordi per i gemellaggi fra Comuni da evacuare e altre regioni italiane. Al momento non vi è alcun segnale che possa indicare eruzioni imminenti, né vi sono nuovi ritrovamenti di tracce di flussi piroclastici. E' cambiata la filosofia: prima si considerava solo uno scenario da eruzione subpliniana e, quindi, direttamente i confini amministrativi; adesso, anche su richiesta della Regione Campania, si è considerata una linea "scientifica" che non coincide necessariamente con confini amministrativi dei Comuni”.