05/06/2013 - Comunicato n.399 - Disciplinare centri commerciali naturali, Martusciello: "due avvisi pubblici per 5 milioni di euro", Nappi: "favoriamo formazione comune del personale"


05/06/2013 - "Con l'approvazione definitiva del disciplinare relativo ai centri commerciali naturali da parte della Giunta, ci prepariamo ad entrare nella fase di attuazione della misura, con l'emanazione di due avvisi pubblici, uno rivolto al settore privato e uno rivolto alle pubbliche amministrazioni, utilizzando risorse del Ministero dello Sviluppo Economico pari a 5 milioni di euro."

Così l'assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello.

"Grazie a questa azione - continua Martusciello - puntiamo a rafforzare l'integrazione degli esercizi di vicinato, delle medie strutture di vendita, delle piccole imprese artigiane e turistiche, contribuendo alla salvaguardia e alla rivitalizzazione delle aree urbane. A tale scopo, abbiamo previsto che il CCN possa essere tematico, ovvero costituito da imprese che propongono un'offerta merceologica dello stesso genere o di generi complementari e assimilabili, oppure territoriale, quando è costituito da imprese che propongono un'ampia offerta merceologica ubicate nell'area individuata.

Il disciplinare si caratterizza inoltre per la previsione di procedure più snelle, per rimettere in moto il commercio al dettaglio sul territorio regionale. I soggetti giuridici in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare istanza al comune sede dell'area territoriale individuata. Viene superata l'autorizzazione preventiva dei comuni e viene prevista la possibilità per i centri di essere destinatari di azioni di formazione professionale.

Di rilievo anche la previsione della possibilità per i CCN di promuovere un marchio identificativo e di gestire, sulla base di concessioni o convenzioni con gli enti competenti, immobili, spazi ed aree pubbliche per finalità di riqualificazione urbana ed ambientale. I commercianti, piccoli e grandi, rappresentano una risorsa imprescindibile per la ripresa della Campania. La Regione farà ogni sforzo, nell'ambito delle sue competenze, per sostenere questo settore", conclude Martusciello.

"Con questo provvedimento - aggiunge l'assessore al Lavoro e alla Formazione Severino Nappi - la Giunta Caldoro offre un'ulteriore conferma, con i fatti, di puntare a sostenere lautentico tessuto produttivo di questa regione, fatto specialmente di imprese piccole e piccolissime e di persone che ogni mattina alzano la saracinesca e contribuiscono a sostenere leconomia e l'occupazione della Campania.

Con i "Centri Commerciali naturali", frutto del lavoro sinergico della Giunta e del Consiglio, premiamo la capacità delle nostre imprese del commercio di fare rete e sistema, favorendo la costituzione di servizi comuni a partire da quello della formazione del loro personale. Soprattutto, è la prima volta che alle aggregazioni territoriali di imprese commerciali viene offerta la possibilità di divenire interlocutrici dirette delle istituzioni", conclude Nappi.

SCHEDA DISCIPLINARE

  1. La Regione Campania promuove la costituzione, il riconoscimento e la valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali (CCN), allo scopo di favorire il processo di aggregazione degli esercizi di vicinato, della media distribuzione, degli esercizi della somministrazione di alimenti e bevande, delle imprese artigiane, turistiche e dei servizi;
  2. Il CCN può essere tematico, ovvero costituito da imprese che propongono un'offerta merceologica dello stesso genere o di generi complementari e assimilabili, oppure territoriale, quando è costituito da imprese che propongono un'ampia offerta merceologica ubicate nell'area individuata;
  3. Il CCN persegue per la propria area di riferimento finalità quali l'organizzazione di un sistema locale di offerta integrata produttiva, commerciale e turistica; la creazione di un marchio identificativo; la promozione di programmi di ricerca e innovazione a favore delle imprese aderenti; la gestione, sulla base di convenzioni con gli enti competenti, di spazi ed aree pubbliche per finalità di sviluppo socio - economico e riqualificazione urbana ed ambientale;
  4. I CCN devono avere un numero di aderenti non inferiore alle 25 unità per il CCN tematico, mentre per il CCN territoriale il limite minimo di aderenti è di 60 unità per i capoluoghi di provincia e di 40 unità per tutti gli altri comuni. Per quanto riguarda il riconoscimento del CCN, i soggetti giuridici in possesso dei requisiti richiesti dal disciplinare, potranno presentare istanza al comune sede dell'area territoriale individuata;
  5. I CCN possono essere destinatari di misure di promozione e di finanziamento che sostengano ed incentivino interventi di formazione professionale, da attuarsi in una logica di integrazione tra le gli esercizi commerciali e finalizzati al miglioramento delle competenze delle risorse umane, anche mediante percorsi e tirocini formativi, allo scopo ultimo di incrementare il livello di produttività e di competitività delle attività commerciali aderenti ai CCN.