11/03/2013 - Comunicato n.161 - Un distretto tecnologico per i beni culturali. Trombetti: strategie innovative e risorse per lo sviluppo del territorio


11/03/2013 - È stato presentato oggi, nell'ambito del convegno "Smart Innovation e Patrimonio culturale" che si è svolto alla Camera di Commercio di Napoli, Databenc, il Distretto per i Beni Culturali.

Databenc è uno dei sei Distretti recentemente costituiti in Campania, con un finanziamento complessivo del Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca di 200 milioni di euro, nell'ambito del PON Ricerca e Competitività. Nato da un'idea progettuale promossa dalle Università degli Studi di Napoli "Federico II" e di Salerno, oggi aggrega più di 60 soggetti, di cui 46 Pmi, 4 Grandi Imprese, 9 Centri di Ricerca e 4 Università.

Databenc è finalizzato alla programmazione di strategie per la conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali, e per lo sviluppo del patrimonio ambientale e del turismo. Sistemi avanzati di rilievo da aereo o da terra per la conoscenza dei patrimoni culturali, moderni sistemi di gestione della sicurezza dei siti, materiali compatibili e reversibili per la messa in sicurezza statica dei manufatti archeologici, sistemi informatici per la catalogazione e protezione del patrimonio librario, sensori parlanti che avvisano sullo stato di salute di un manufatto: sono alcuni esempi di applicazioni concrete dei progetti che vengono realizzati da Databenc. Una rete di relazioni capace di incrociare competenze relative alla conoscenza integrata, al monitoraggio diagnostico e alla fruizione sostenibile del patrimonio culturale, in una chiave di lettura di "Smart Innovation", grazie al ruolo fondamentale dell'ICT.

"Con il Distretto Databenc mettiamo insieme una strategia innovativa e le risorse economiche per arrestare il declino e valorizzare i beni culturali che sono un importante volano di sviluppo per il territorio regionale", ha dichiarato l'assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti.

"La vera sfida alla quale sono chiamate tutte le Istituzioni coinvolte nel Databenc è fare dei beni culturali un settore economico capace di produrre posti di lavoro e accrescere la qualità della vita. Il settore dei beni culturali può infatti produrre ricchezza al pari di un bacino petrolifero. E se c'è un settore dove nessuno può competere con noi, quel settore si chiama < beni culturali >. Sia le risorse che l'indirizzo strategico, per fare di questa sfida una importante realtà, ci vengono dallEuropa che ci chiede di innescare processi di sviluppo regionali senza disperdere risorse ed invita a puntare su una specializzazione intelligente in pochi settori che hanno capacità di sostenere la competizione internazionale sempre più agguerrita.

Grazie all'azione avviata qualche anno fa dalla Regione e dal MIUR, è oggi al nastro di partenza la creazione di un distretto tecnologico nel campo dei beni culturali che ha l'obiettivo di mobilitare e aggregare forze imprenditoriali e di ricerca per fare dei nostri beni culturali una risorsa strategica per lo sviluppo del territorio. Per la prima volta, inoltre, anche grazie alla collaborazione tra Databenc e Stress, il Distretto per le costruzioni sostenibili, si determinano le condizioni per un importante coordinamento delle azioni. Condizione essenziale per evitare interventi occasionali e privi di prospettive", ha concluso l'assessore Trombetti.