20/06/2013 - Comunicato n.447 - Rifiuti, assessore Romano. "Prossima la proroga dell'attuale sistema. Non ci sarà nessuna emergenza".


20/06/2013 - "La Regione Campania ha concordato da tempo con il Governo la proroga dell'attuale sistema del ciclo dei rifiuti per consentire, nelle more del passaggio ai Comuni delle competenze, di individuare la soluzione normativa più idonea a salvaguardare i lavoratori dei Consorzi di Bacino. La legge regionale è pronta dal mese di aprile, ma non si è riusciti ancora a trovare la soluzione giuridicamente idonea a tutelare la posizione lavorativa dei dipendenti dei Consorzi di Bacino. Da qui, l'esigenza concordata della proroga che risponde, in modo risolutivo, a tutte le polemiche e a tutti gli ingiustificati allarmi diffusi in questi giorni.

Così l'assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano in merito al decreto-legge in fase di approvazione.

"Apprezziamo molto - precisa l'assessore - che il Governo abbia sostenuto la proroga concordata. Non c'è nessun ritardo sulla legge regionale, abbiamo ritenuto opportuno attendere la conclusione della competizione elettorale e l'insediamento del nuovo Governo per fare in modo da raccordare il livello di decisione regionale con il livello regolativo nazionale di cui abbiamo bisogno per affrontare materie, come quella del lavoro, che sono sottratte alle competenze legislative regionali.

Con il Governo - aggiunge Romano - abbiamo già concordato che, nell'arco di tempo che sarà concesso dalla proroga, lavoreremo insieme per trovare una soluzione normativamente efficace al problema dei lavoratori dei Consorzi di Bacino attualmente non impegnati nella gestione delle diverse fasi del ciclo. In ogni caso, il disegno di legge regionale  sarà approvato dalla Giunta la prossima settimana e, quindi, entro il 30 giugno. La legge regionale ridisegna il sistema partendo dall'unico dato certo e rilevante: tutte le competenze sono stata trasferite dalla legge nazionale (L.135/2012) ai Comuni. I prossimi sei mesi, a legge regionale approvata, saranno sufficienti a realizzare il processo di trasferimento delle funzioni.

Siamo rimasti sorpresi dall'aggressività di alcuni amministratori di società provinciali il cui atteggiamento ha rasentato il <procurato allarme> evidenziando un interessamento a mantenere la gestione a tutti i costi. Si tratta di posizioni francamente non comprensibili, considerato che la legge ha assegnato definitivamente le competenze dell'intero ciclo ai Comuni. Non vogliamo né causare, né alimentare scontri, ma attuare il principio della lealtà istituzionale accompagnando il complesso passaggio delle funzioni. Saranno, quindi, le amministrazioni cittadine a decidere, dopo avere effettuato le verifiche sui conti e sulle consistenze patrimoniali delle società provinciali, se subentrare nelle stesse acquistandole o liquidarle affidando le funzioni di gestione a nuovi soggetti. Tempi e modi sono contenuti nelle legge regionale, conclude Romano.