25/11/2013 - Comunicato n.877 - Ciclo integrato delle acque, assessore Romano: "Investito oltre un miliardo di euro per rimediare a guasti del passato"


25/11/2013 - "La difficile situazione attuale della gestione del ciclo è frutto di oltre 15 anni di caos e di disinteresse perché, in base alla Legge Galli del 1994 e alla legge regionale attuativa della Galli del 1997, in Campania ci sarebbero dovuti essere quattro gestori del ciclo a fronte degli oltre 200 attuali. Alla GORI non è stato fatto alcun 'abbuono": una ricognizione fatta ha evidenziato che impegni finanziari sostenuti da GORI erano invece di competenza della Regione".
Lo dice l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, rispondendo alle parole del presidente della Commissione Trasparenza del Consiglio regionale a margine di due audizioni sul ciclo integrato delle acque.
"La Giunta Regionale - ha detto Giovanni Romano - ha licenziato un disegno di legge di riordino complessivo del ciclo che attende di essere esaminato dalle competenti Commissioni consiliari e successivamente dall'Aula; ha recuperato risorse ed investito finora oltre un miliardo di euro per realizzare opere infrastrutturali (depuratori, fognature e collettamenti) di cui si sarebbero dovuti occupare gli stessi gestori che non lo hanno fatto".
"I debiti accumulati dai vari gestori - ha concluso l'assessore Romano - sono frutto sicuramente di gestioni non propriamente oculate, ma nello stesso tempo di rilevanti costi del personale inserito nelle conduzioni e nelle gestioni nello scorso decennio in maniera disinvolta, oltre che di un elevato tasso di morosità da parte degli utenti".