26/01/2013 - Comunicato n.59 - Piano azione coesione, incontro a Caserta con istituzioni e forze sociali provincia


26/01/2013 - Si è svolto a Caserta un incontro con le istituzioni locali e le parti sociali della provincia per la definizione degli indirizzi relativi alle misure da adottare nelle aree di crisi industriali della Campania, in attuazione del Piano di Azione Coesione.

Al tavolo hanno preso parte lassessore al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, il consigliere del presidente Caldoro per le Attività Produttive Fulvio Martusciello,  il presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano, il consigliere del presidente Caldoro per lAgricoltura Daniela Nugnes, il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, il rappresentante di Sviluppo Campania Eugenio Gervasio.

Per le parti sociali sono intervenuti Luciano Morelli, presidente di Confindustria Caserta,  Camilla Bernabei per la CGIL, Carmine Crisci per la CISL, Antonio Farinari per la UIL, Raffaele De Vita per lUGL.

Al termine del confronto, è stata deciso che la Regione sottoporrà al Dipartimento dello Sviluppo e della Coesione la scheda progetto con i seguenti obiettivi:

  1. Aree di intervento. Le azioni verranno destinate a misure anticicliche funzionali al reinserimento occupazionale dei lavoratori, circa 1100, espulsi dal tessuto produttivo nellambito della crisi del settore ICT (3M, Ixfin, Formenti, Finmek, Costelmar) attraverso il finanziamento di investimenti industriali caratterizzati da un elevato livello di innovazione tecnologica, in favore di filiere, distretti o reti dimpresa, a partire dal sistema moda, per il quale sono già pervenute manifestazioni di interesse allinvestimento, con il fine di diversificare le relative produzioni e valorizzare i segnali di vitalità imprenditoriale e le potenzialità dei territori e dei settori interessati.
  2. Strumenti. Ammodernamento, riconversione o realizzazione di impianti industriali nelle aree di intervento, con particolare riferimento agli interventi a carattere innovativo; adeguamento delle condizioni ambientali delle relative attività dimpresa; azioni di qualificazione e riqualificazione dei lavoratori interessati dagli interventi ai fini dellaccrescimento delle loro competenze e della qualità del capitale umano.
  3. Metodo. Il territorio verrà sollecitato a presentare manifestazioni dinteresse secondo il modello già sperimentato e riconosciuto dal Ministero per lo sviluppo economico per Airola. Il tavolo sarà coordinato  dalla Cabina di regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, con  lassistenza tecnica di Sviluppo Campania, società  in house della Regione.