26/05/2015 - Comunicato n. 873 - Rifiuti, Regione pronta a anticipare risorse per cub. Insediata cabina di regia per attuare il progetto regionale di investimenti e occupazione nel ciclo dei rifiuti.
Alla luce del mancato svolgimento della riunione convocata per ieri in Prefettura per la vertenza dei lavoratori del Consorzio Unico Napoli-Caserta, la Regione, attraverso l'Assessorato regionale all'Ambiente, ribadisce la propria disponibilità ad intervenire.
In particolare, l'ente di Palazzo Santa Lucia è pronto ad anticipare risorse finanziarie di cassa ai commissari del Consorzio Unico Napoli-Caserta e chiede al Governo e alla Prefettura di avere gli strumenti di legge per poterlo fare, visto che la Regione non ha alcuna competenza in materia.
Intanto si è insediata ieri la Cabina di Regia per l'attuazione del progetto della Giunta regionale predisposto proprio dall'Assessorato all'Ambiente e condiviso con il Governo, finalizzato ad investire sessanta milioni di euro nel ciclo integrato dei rifiuti e consentire l'occupazione dei lavoratori non operativi dei Consorzi di Bacino regionali.
La Cabina di Regia è composta dai tecnici della Direzione Ambiente regionale, dai rappresentanti delle Prefetture, dai commissari dei Consorzi di Bacino, dall'Anci ed è coordinata e diretta da Italia Lavoro cui è affidata la gestione operativa del progetto.
I Comuni hanno risposto alla prima manifestazione di interesse chiedendo investimenti in grado di generare collocazioni al lavoro di circa 500 lavoratori.
La Cabina di Regia predisporrà entro metà giugno i bandi destinati ai Comuni per trasformare le manifestazioni di interesse in progetti e finanziare interventi per 40 milioni di euro.
Altri 20 milioni sono destinati alle società provinciali per i potenziamenti degli STIR necessari a migliorare il trattamento dei rifiuti e aumentare il recupero di materia con conseguente riduzione delle quantità destinate allo smaltimento o all' impianto di Acerra e per installare le nuove linee di lavorazione per riprocessare i rifiuti imballati e indirizzare la parte residuale ai termovalorizzatori nazionali in applicazione alla recente norma che lo consente.