28/10/2014 - Comunicato n.854 - Forum Culture, domani Trombetti e Miraglia inaugurano mostra su Scultura napoletana XIX e XX secolo
28/10/2014 - Il vicepresidente della Regione Campania Guido Trombetti e l'assessore alla Cultura Caterina Miraglia inaugurano domani, mercoledì 29, alle ore 12 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli la mostra a cura di Isabella Valente "Il Bello o il Vero. La Scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento".
La mostra, realizzata nell'ambito delle iniziative del Forum Universale delle Culture Napoli e Campania, coniuga arte e nuove tecnologie, con 250 opere provenienti da musei, gallerie e collezioni private di tutta Italia, e si caratterizza non solo per le dimensioni e per la capacità di valorizzazione del territorio campano, ma anche per la novità delle installazioni tecnologiche.
Si tratta di una delle linee di ricerca sulle quali Databenc - Distretto ad Alta Tecnologia dei Beni Culturali - sta operando sin dalla sua costituzione e rientra nell'ambito dei progetti CHIS (Cultural Heritage Information System), SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici), OPS (Opera parlanti Show) e Muse@Home.
La rassegna approfondisce un periodo dell'arte napoletana offrendo un contributo visivo e documentario sulla situazione della scultura partenopea tra il XIX e il XX secolo di grande rilevanza scientifica e culturale.
"Il Bello o il Vero nasce dall'esigenza critica di riportare alla luce quel paesaggio artistico che andò formandosi tra secondo Ottocento e primo Novecento - spiega Isabella Valente - le cui tracce sono rimaste sepolte troppo a lungo, a margine della storiografia e tralasciate dalle occasioni espositive. Vogliamo riportare all'attenzione della critica specializzata e del pubblico una storia ancora da scoprire, mettendo in primo piano la qualità della ricerca, coniugando progresso scientifico, divulgazione della conoscenza e godimento estetico."
Con l'ausilio di supporti tecnici specifici, sviluppati da Databenc e pensati per stimolare la curiosità e la conoscenza critica, il visitatore può muoversi attraverso un itinerario fruitivo dinamico, viaggiare nel tempo e nello spazio, tra capolavori dei più importanti artisti fin de siècle (da Vincenzo Gemito ad Achille d'Orsi, da Giovan Battista Amendola a Raffaele Belliazzi, da Francesco e Vincenzo Jerace a Costantino Barbella, da Filippo Cifariello a Giuseppe Renda) e ricostruzioni in 3D.
A ogni opera in esposizione è dedicata una "carta d'identità" multi-lingua, in grado di raccogliere descrizioni, dati e file multimediali, archiviati all'interno di un database strutturato. In questo modo è possibile dialogare con le opere e interagire attivamente con le informazioni e i contenuti, attraverso applicazioni per smartphone o tablet e ricostruzioni virtuali su schermi ad alta definizione, ma anche condividere opinione e esperienze con altri fruitori, sviluppando una nuova rete assimilabile ai social-networking. Il pubblico può così decidere se lasciarsi guidare lungo tappe definite, avvalendosi di specifici supporti didattici e tecnologici, oppure assecondare le proprie inclinazioni, percorrendo in libertà gli ambienti del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore in cui sono allestite le 9 sezioni della mostra, dedicate ad altrettanti ambiti tematici: dagli spazi pubblici della scultura otto-novecentesca fino alle innovative lezioni dei maestri del realismo e del simbolismo.
"Il Distretto per i Beni Culturali - spiega il vicepresidente della Regione Campania Guido Trombetti - consente di superare il limite di molte iniziative nate negli ultimi anni in cui è mancato un sistema di valorizzazione. Ora, attraverso "Databenc", il distretto sulle alte tecnologie da applicare ai beni culturali ed ambientali, la Regione ha lo strumento adatto per mettere in moto il sistema per valorizzare un patrimonio storico, archeologico, culturale irripetibile del nostro territorio.
Gli eventi in programma nel Forum delle Culture - sottolinea l'assessore alla Cultura della Regione Campania Caterina Miraglia - stanno esprimendo contenuti di grande qualità ed unicità. Nel caso della Mostra curata da Databenc questo è ancora più vero se si pensa alla capacità di coniugare la conoscenza e la riscoperta della storia con l’innovazione tecnologica. Si tratta dunque di un percorso che anche per i giovani visitatori e per le scuole potrà essere altamente didattico su un periodo della scultura partenopea ancora poco studiato, ma di grande rilevanza artistica".
L'evento è organizzato da Databenc e dal Forum Universale delle Culture con il patrocinio dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Campania e del Comune di Napoli e con il contributo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, del Comune di Napoli (Patrimonio artistico, Assessorato alla Cultura), della Soprintendenza Speciale per il patrimonio artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e del Museo Civico di Castel Nuovo.
La mostra è visitabile fino al 31 gennaio 2015.