Appalti pubblici, Cosenza: "in Campania trend di crescita triplo rispetto a media Italia"
“Nel 2014 in Campania si è registrato, nelle gare relative ad appalti pubblici, un incremento pari a +154% rispetto al 2013. Il triplo della media nazionale pari a +51%.”
Così l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza, sui dati diffusi dal Sole 24 Ore del 31 dicembre.
“Il report evidenzia gli straordinari risultati della Giunta Caldoro e, in particolare, evidenzia che tra le regioni un boom di interventi si è avuto in Campania (3,5 miliardi). E che <la classifica per valori regionali è guidata dalla Campania con 3,519 miliardi (+154%) che precede Lazio (2,856 miliardi, +130%) e Lombardia (2,475 miliardi, +1,4%)>.
“In tale boom campano spiccano i Grandi Progetti (circa 1 miliardo in 18 mesi) e i progetti affidati ai Comuni nell'ambito dell'accelerazione della spesa (circa 1,3 miliardi nel 2014), oltre a protocolli d'intesa specifici con l'Università, Vigili del Fuoco, Province, Comuni della emergenza sismica del 29.12.13, le scuole, per circa 500 milioni di euro. Si tratta dei fondi europei regionali FESR 2007/2013 e 2014/2020.
“Va rimarcato – aggiunge Cosenza – che si tratta delle grandi opere infrastrutturali necessarie allo sviluppo: i Porti di Napoli e Salerno, l'intero sistema di depurazione della Regione con quasi 600 milioni di euro, le metropolitane di Napoli, il patrimonio UNESCO del centro storico di Napoli e la riqualificazione di Napoli est, la statale 268 del Vesuvio, la banda ultralarga in tutta la regione, la riqualificazione del Fiume Sarno e della Costa salernitana. E poi tutte le priorità dei 550 Comuni della Regione, con molte opere connesse alla difesa suolo, all'ambiente, all'efficientamento energetico, alle scuole e allo sviluppo urbano.
“Le gare si stanno gradualmente trasformando in appalti: lavoro per molte maestranze e opere che creano sviluppo ed aumentano la vivibilità delle nostre aree.
“Come la Giunta Caldoro aveva promesso, i primi tre anni e mezzo di amministrazione sono serviti per mettere a posto i conti disastratissimi che avevamo ereditato, dal 2014 si è avviato lo sviluppo e nel 2015 avremo il completamento e la nuova realizzazione delle grandi opere infrastrutturali.
“È falsa, invece, la voce <i soldi europei si perderanno>: molto dipenderà dalla efficienza dei soggetti attuatori, specialmente i Comuni, ma il dato di novembre 2014 è chiarissimo: la certificazione della spesa è a 2,2 miliardi di euro, ben oltre il target imposto dall'Europa e con tutte le gare e le opere in campo è certamente possibile centrare la spesa prevista nel 2015.
“In base ai dati, ci sentiamo di ripetere quanto già detto mesi fa: la Campania inizia ad essere e sarà sempre di più, nei prossimi anni, la locomotiva d'Italia", conclude.