Black Magic, parte in Campania la scuola 2.0
Una valigetta "magica" per traghettare nella scuola del terzo millennio gli insegnamenti e i metodi dei grandi maestri della pedagogia italiana, dalla Montessori a Munari. Il progetto si chiama Block Magic (www.blockmagic.eu) ed è guidato dal Nac (Laboratorio di Cognizione naturale e artificiale: www.nac.unina.it/nac) della Federico II di Napoli in tandem con l'Istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive del Cnr di Roma (www.istc.cnr.it), in partnership con l'Università di Barcellona, la Technische Universitat di Dresda, la Ellinogermaniki Agogi (Grecia) e la Lega del Filo D'Oro.
Block Magic sarà presentato a Napoli giovedì 21 novembre nell'ambito del X Congresso nazionale di Scienze Cognitive. Block Magic è uno strumento educativo per bambini dai 3 ai 7anni. Partito nel dicembre 2009, il progetto ha un valore di 345mila euro. Anche in questo caso si tratta di traghettare la scuola verso il mondo digitale senza però dimenticarne le origini. Block Magic veste infatti vecchi "blocchi logici" adottati da generazioni di insegnanti con le magiche potenzialità delle tecnologie Rfid e Nfc, le stesse che permettono di identificare un prodotto al supermercato o di far dialogare un telefonino con un computer.
"Mettiamola così, con Block Magic la scuola immaginata dalla Montessori diventa 2.0", sintetizza con una battuta Orazio Miglino, responsabile scientifico del progetto, ordinario di Psicologia Generale presso l'Università Federico II di Napoli e direttore del Laboratorio per lo studio dei Sistemi Cognitivi Naturali e Artificiali dell'ateneo federiciano. "Si tratta di una versione tecnologicamente aggiornata dei tradizionali 'blocchi logici' e dei 'teaching tiles' già note ai docenti", spiega Raffaele Di Fuccio, ingegnere biomedico e assegnista presso l'Istc-Cnr nonché coordinatore del progetto. "In continuità con essi - continua il ricercatore - le forme e la tavoletta interattiva di Block Magic puntano a sviluppare nei più piccoli la manualità, le potenzialità manipolative e la capacità di prendere iniziativa, superando così l'impostazione ancora maggioritaria nelle scuole italiane, per cui il bimbo è considerato come un bicchiere in cui travasare conoscenza. Da qui la convinzione di poter insegnare solo attraverso il metodo della lezione frontale.
Composto da blocchi manipolabili arricchiti dalla tecnologia digitale, Block Magic sfrutta le antenne Rfid e Nfc, grazie alle quali il software propone esercizi, stimola e sviluppa le abilità creative, matematiche, logiche, strategiche e sociali. In particolare, nel corso della risoluzione degli esercizi da parte del bambino, Block Magic offre un feedback sia acustico che visivo che lo guida durantegli esercizi. "Un software intelligente - aggiunge Miglino -rende possibile una formazione individuale conforme allo specifico status di sviluppo del bambino, grazie all'adattamento del livello di difficoltà degli esercizi. Proprio questa peculiarità rende il sistema un'inesauribile fonte di sorpresa e stimola la curiosità e l'apprendimento".