Carrozza, ricercatori nelle imprese per favorire innovazione In arrivo 1.800 dottorati industriali


Carrozza, ricercatori nelle imprese per favorire innovazione  In arrivo 1.800 dottorati industriali

Più ricercatori nelle aziende, 1.800 dottorandi industriali in arrivo e più dialogo tra il mondo delle imprese con quello della ricerca e delle università: così si punta ad ''aumentare il potenziale di innovazione delle imprese'', ha detto il ministro per l'Istruzione, l'università e la ricerca, Maria Chiara Carrozza, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Le misure a sostegno dell'innovazione, presentate dal presidente del Consiglio Enrico Letta e dal ministro Carrozza, dal ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, e dal ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Sul tappeto 250 milioni per il 2014: sono coperti dal fondo di rotazione, che può anticipare fino a 500 milioni sulla base della legge di stabilità sui fondi europei 2014-2020.L'anticipo, spiegano fonti del ministero per la Coesione territoriale, avviene su due Programmi operativi nazionali (Pon): 1,6 miliardi dal Programma ricerca e innovazione gestito dal ministero per la Ricerca e 3,2 miliardi dal programma imprese e competitività gestito dal ministero per lo Sviluppo. ''Le misure per l'innovazione passano attraverso il trasferimento di capitale umano'', ha detto Carrozza. ''Si punta - ha aggiunto - ad avere dottori di ricerca con profili tecnico-scientifici allo scopo di promuovere l'innovazione. Pensiamo a 1.800 dottorati industriali, incentivati grazie all'anticipazione dei programmi Pon''. Il bando che li prevede è uno dei cinque con il cofinanziamento Pon gestiti dal ministero della Ricerca.   Si sta anche lavorando, ha proseguito il ministro, per promuovere ''reti fra piccole e media imprese, centri di ricerca e università'': iniziative come queste, secondo Carrozza, sono tese a ''migliorare la nostra capacità di competere a livello europeo'', anche alla luce del più grande programma di ricerca mai varato dall'Unione Europea, Horizon 2020.  Un altro punto essenziale, ha detto ancora il ministro, è la semplificazione dei bandi: ''è un impegno formale - ha detto - per renderli realmente fruibili dalle piccole e medie imprese''.