L’oggetto del contendere è l’area individuata per l’inceneritore. Il Comune ne chiede la restituzione alla Regione per la realizzazione di un impianto di compostaggio, ribadendo il  proprio ‘no’ all’inceneritore.

L’antefatto è richiamato dall’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, che ricorda come nel 2008 sia  stata individuata l’area di Napoli est per la costruzione del termovalorizzatore.  La localizzazione dell’impianto fu stabilita da una legge e un accordo istituzionale tra Presidenza del Consiglio, Protezione Civile e Comune di Napoli.  Precisa che c’è un Piano Regionale approvato con il plauso dalla Commissione Europea che chiede, quindi,  di attuarlo. “Nessuna polemica  - sottolinea Romano -  ma è fondamentale seguire leggi e procedure amministrative”.

In merito alla gestione del ciclo dei rifiuti, Romano aggiunge che l’impianto di compostaggio, deputato a smaltire la frazione organica derivante dalla raccolta differenziata,  non risolverebbe comunque il problema dello smaltimento delle frazioni non riciclabili e non recuperabili dei rifiuti urbani.

L’antefatto è richiamato dall’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano, che ricorda come nel 2008 sia  stata individuata l’area di Napoli est per la costruzione del termovalorizzatore.  La localizzazione dell’impianto fu stabilita da una legge e un accordo istituzionale tra Presidenza del Consiglio, Protezione Civile e Comune di Napoli.  Precisa che c’è un Piano Regionale approvato con il plauso dalla Commissione Europea che chiede, quindi,  di attuarlo. “Nessuna polemica  - sottolinea Romano -  ma è fondamentale seguire leggi e procedure amministrative”.

In merito alla gestione del ciclo dei rifiuti, Romano aggiunge che l’impianto di compostaggio, deputato a smaltire la frazione organica derivante dalla raccolta differenziata,  non risolverebbe comunque il problema dello smaltimento delle frazioni non riciclabili e non recuperabili dei rifiuti urbani.