DAC, Distretto Aerospaziale Campano


Nel sistema economico della Regione Campania la filiera produttiva aerospaziale riveste un ruolo di primissimo piano rappresentando un elemento di sviluppo del territorio sia in termini di presenza industriale, sia per l’elevato contenuto delle conoscenze tecnologiche richieste dai processi produttivi. Ai grandi operatori si affianca un tessuto di piccole e medie aziende subfornitrici in grado di utilizzare le tecnologie, implementare i processi produttivi, garantire gli standard tecnici di qualità e di precisione richiesti dall’industria aerospaziale. Lo studio condotto da SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) nel 2011 evidenzia che la Campania è la seconda regione d’Italia dietro la Lombardia (quest’anno si stima un volume di fatturato pari a 1,6 miliardi) e la prima per numero di dipendenti: ben 8.404 questi ultimi, contro gli 8.217 della Lombardia.  La Campania da sola esprime una quota di mercato del 22%, giusto di due punti percentuali inferiore alla Regione Lombardia.

Il DAC ha messo a punto uno studio di fattibilità fondato su 11 programmi strategici che è stato approvato dal MIUR con il massimo punteggio. Complessivamente gli 11 programmi prevedono un investimento di 145 milioni di euro da sviluppare sull’arco di un triennio. Questi progetti, con lo sguardo ai prodotti industriali del domani, rappresentano il percorso strategico che il DAC sta seguendo.

Per la Campania il DAC rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione e la gestione di un modello industriale a rete in grado di progettare soluzioni competitive e proporle sul mercato a livello nazionale e internazionale. Come nuovo modello di sviluppo la sfida raccolta dal DAC è legata al consolidamento ed all’integrazione delle capacità di tutte le anime industriali del territorio della Campania: aviazione commerciale, aviazione generale, spazio e vettori, manutenzione e trasformazione.

La capacità di integrare tutte le anime della filiera tecnologica e produttiva mettendole in relazione con la ricerca consente di creare un modello nuovo basato su una progettualità che garantisce un’autentica prospettiva strategica.  Tale obiettivo è consentito anche dalla costruzione di un modello di Governance innovativo in grado di garantire la rappresentanza necessaria a ciascun soggetto ed al tempo stesso di utilizzare un sistema di gestione collaborativo di project & knowledge management su cui tutti i partner operano autonomamente ma con una visione integrata. Le azioni trasversali messe in campo dal DAC per focalizzare gli sforzi ed indirizzare la strategia del territorio riguardano la formazione professionale e l’alta formazione, il trasferimento tecnologio e la comunicazione, la dualità e l’internazionalizzazione in ottica meta distrettuale. 

In merito a quest’ultimo argomento si registra un primo elemento di concretezza: l’adesione al Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio. L’impostazione strategica si attua così nell’ambito di un sistema più ampio che coinvolge gli altri distretti territoriali e l’intera filiera nazionale dell’aerospazio difatti al Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio partecipano come soci fondatori, insieme al DAC: Finmeccanica Spa, Avio Spa, l’associazione AIAD ed altri 4 distretti nazionali (Lazio, Lombardia, Piemonte e Puglia) con l’obiettivo di coordinare gli sviluppi e focalizzare gli sforzi in maniera coerente a livello nazionale ed internazionale.

Vi partecipano 30 soggetti: 8 Grandi Aziende, 11 PMI (di cui 8 consortili che raggruppano 124  aziende e centri di eccellenza),  11 Centri di Ricerca (tra cui 5 Atenei campani). Il DAC vede la partecipazione di imporranti realtà industriali (Alenia, Alenia Improvement, Boi, Dema, Magnaghi, Piaggio, Telespazio, Mbda, Avio, Vitrociset, Consorzio Atitech Manutenzione), un folto tressuto di PMI lcoali (Foxbit ,Geven,  Calef, Rps Consulting, Oma Sud, Tecnam, Vulcanair, Chain, Caltec, Sam, Ali, Antares, Mese,  ) ed accademiche (Universita’ Federico II, Seconda Università  degli Studi di Napoli, Università Parthenope; Università del Sannio) oltre che Centri di Ricerca specializzati (CNR, ENEA, CIRA, INAF, ACCADEMIA AERONAUTICA, CORISTA) e società specializzate in venture capital (Vertis). 
 

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