Dipendenze patologiche, stanziati 950mila euro
La Regione Campania ha stanziato 950 mila euro destinati alle 7 Asl per progetti di contrasto alle dipendenze patologiche, ovvero gioco d’azzardo, tossicodipendenza in carcere e tabagismo.
L’Assistenza sanitaria, Settore Fasce deboli dell’Assessorato alla Sanità ha destinato, quindi, 500 mila euro alle azioni per la tossicodipendenza in carcere, 250 mila euro a quelle per il gioco d’azzardo, e 200 mila per il tabagismo.
In base ad un rapporto della Camera dei deputati, infatti, in Italia ci sono 30 milioni di giocatori, di cui 2 milioni a rischio di dipendenza e 800 mila patologici, con una spesa pro-capite all’anno di 1200 euro.
Le risorse stanziate serviranno a sostenere i Servizi per le dipendenze patologiche affinché siano messi in condizione di poter prima intercettare e poi accogliere ed assistere la popolazione interessata da tale problematica.
Per quanto riguarda i detenuti, sulla base di una indagine del servizio tossicodipendenzeportata a termine nei 17 Istituti penitenziari della Campania, risulta che, su 8300 persone in carcere, 3550 risultano interessate, in maniera diversa (sia come consumatori che come consumatori problematici o come tossicodipendenti) da problematiche di droga correlate e 1732 sono quelle interessate da problematiche con diagnosi accertata.
Gli stanziamenti messi in campo serviranno, in primo luogo, per attivare progetti di recupero primariamente svolti nel territorio di appartenenza attraverso la offerta di percorsi di formazione lavoro per quanti dopo la esperienza del carcere si trovano a dover ricostruire la propria autonomia in ambito familiare, sociale, culturale e lavorativo.
Il programma rappresenta un primo segnale di risposta sul versante dell’adozione di misure alternative alla detenzione.
Infine, previsti aiuti anche per contrastare la dipendenza da fumo di tabacco. In Campania, il numero di decessi per cause attribuibili al fumo di tabacco è in continuo aumento e l’incidenza dei costi ospedalieri legati al consumo di sigarette è stata stimata intorno all’8% della spesa sanitaria pubblica totale (0,47% sul Pil).
Le linee di indirizzo delle azioni che la Regione promuove nelle Asl riguarderanno particolarmente interventi di informazione, sensibilizzazione, e formazione per una esatta e diffusa conoscenza dei rischi da fumo, con particolare attenzione a quelle categorie più esposte (sopratutto giovani e donne), e la realizzazione di programmi di disassuefazione dalla nicotina attraverso la presa in carico nei “Centri Antifumo”.