E' l'ora del Maggio dei monumenti
Con la primavera napoletana arriva puntuale anche il Maggio dei monumenti. Un mese e più di contaminazioni sociali, tra spettacoli, eventi e itinerari in città. Coinvolti vicoli e teatri, piazze e basiliche, palazzi e metropolitane. In cartellone la regia di Mario Martone e la voce di Roberto Vecchioni. La fotografia, invece, porta il nome di Cesare Accetta.
Archiviata la Coppa America, Napoli si presenta con gli abiti della bella stagione. E accade così che musica, teatro, letteratura e danza trovano posto dentro e fuori le mura. A Castel Capuano, nella chiesa e chiostro di Sant’Egidio, nella Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli, e ancora nella Galleria Principe e nei percorsi sotterranei del quartiere Sanità. A piedi, quindi, in ogni angolo della città. C’è pure una discesa in metropolitana per la visita, in anteprima, al cantiere della stazione Toledo, altro luogo simbolo dell’arte contemporanea, che porta la firma di Oscar Tusquets Blanca.
Palazzo Serra di Cassano, non distante da Piazza del Plebiscito, apre le porte a Mario Martone, per una versione inedita delle Operette Morali di Leopardi. Il Teatro San Carlo ospita Roberto Vecchioni, cultore di canzone popolare e poesia. Al Pan, invece, è affidato il compito di ricordare “Il teatro di ricerca a Napoli fra gli anni Settanta e Novanta” con la fotografia di Cesare Accetta.
Quanto alla Festa del libro, la seconda edizione trova posto nella Napoli sotterranea e nel Chiostro di San Paolo Maggiore. Per i più modaioli, in oltre 106 indirizzi della città, il buon bere italiano si mescola al design, all’arte e all’antiquariato: da Chiaia al centro antico un eclettico itinerario propone aperitivi in negozi, tra finger food, dj set e nuove collezioni.
Appuntamento a Napoli, quindi, per un oMaggio ai monumenti, come recita il nuovo slogan della manifestazione.