Enti locali, ok esercizio associato funzioni comunali


Enti locali, ok esercizio associato funzioni comunali

Si è riunita a Palazzo Santa Lucia la Conferenza permanente Regione-Autonomie. All'ordine del giorno dei lavori, presieduti dall'assessore per le Autonomie Pasquale Sommese, la disciplina delle forme associative degli Enti locali.

La Regione ha sottoposto alla Conferenza un documento con le linee guida essenziali sugli ambiti ottimali per l'esercizio associato delle funzioni comunali. Il testo, che è stato approvato, stabilisce che le forme associative obbligatorie (costituite in forza di legge fra comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, e dei 3 mila se appartenenti o appartenuti alle comunità montane), e le forme associative spontanee devono essere coerenti con i 45 Sistemi territoriali di sviluppo individuati con il Piano territoriale regionale.

E’ prevista una deroga per gli enti locali al di sotto dei mille abitanti che intendano attivare le Unioni dei comuni per lo svolgimento di tutte le funzioni.

Gli enti locali che si associano devono essere contermini e le funzioni fondamentali devono essere esercitate con un’unica forma associativa.

Le funzioni fondamentali sono l'organizzazione generale dell'amministrazione, la gestione finanziaria e contabile e controllo; l'organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; il catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; le attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e riscossione dei relativi tributi; la progettazione e la gestione del sistema locale dei servizi sociali e l'erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; l'edilizia scolastica per la parte non attribuita alla competenza delle province, l'organizzazione e la gestione dei servizi scolastici; la polizia municipale e la polizia amministrativa locale; la tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e i compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale; i servizi in materia statistica.

Il limite demografico minimo delle unioni è fissato in 10 mila abitanti. Infine, l’avvio dell’esercizio in forma associata è previsto per il primo gennaio 2014.

“Lavoreremo – sottolinea l’assessore Sommese – ad un testo di legge per individuare ambiti ottimali in linea con la proposta presentata alla Conferenza permanente. Vincoliamo gli stessi ai Sistemi territoriali di sviluppo al fine di completare il riordino dell’architettura istituzionale avviato con il Ptr”.

“Il nostro obiettivo è favorire il processo di semplificazione, mettendo i cittadini nelle condizioni di avere servizi sempre più efficienti dalla pubblica amministrazione, ed allo stesso tempo ottenere risparmi unificando le funzioni”, conclude l’assessore.