FESTIVAL DI RAVELLO, PRESENTATA LA 70ª EDIZIONE. DE LUCA: IMPORTANTE MOMENTO DI DIALOGO TRA I POPOLI


FESTIVAL DI RAVELLO, PRESENTATA LA 70ª EDIZIONE. DE LUCA: IMPORTANTE MOMENTO DI DIALOGO TRA I POPOLI

01/06/2022 - È stata presentata questa mattina nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia la 70ª edizione del Festival di Ravello, in programma dall'8 luglio al 3 settembre nella bella località della Costiera Amalfitana. Un'edizione che prende il via, dopo due anni di Covid, con il pieno di spettatori in presenza e un dichiarato richiamo a Wagner e a quel primo concerto che nel 1953 segnò l'inizio della gloriosa storia di questo Festival. 
L'appuntamento, ha spiegato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca "è tradizionalmente uno degli attrattori turistici e culturali della Campania, che torna con alle spalle due anni di sofferenza ma senza mai essere stato interrotto. Oggi presentiamo due mesi di eventi straordinari nel campo della lirica, del jazz ma mantenendo una connotazione musicale unica nel panorama nazionale". 
Ravello "sarà ancora una volta luogo di incontro tra culture di diversi Paesi", ha aggiunto De Luca. Cosa ancor più importante oggi con la guerra in corso. "La musica - ha detto ancora il presidente - è uno dei canali essenziali di scambio culturale e di dialogo tra popoli. Stiamo vivendo un momento difficile. In alcune occasioni nel nostro Paese si è rinunciato a momenti di cultura in nome della politica. Io, invece, ho sempre ritenuto inaccetabile questo uso strumentale della cultura. La musica come lo sport devono rimanere canali di incontro tra i popoli e tra individui. Per questo, è bello che in questo festival ci siano tanti artisti, anche russi e ucraini, che possono essere impegnati a diffondere la cultura del dialogo per oggi e per quando, auspicabilmente presto, finirà la guerra in Ucraina. Ci attendiamo tante presenze, ci sarà un flusso notevole di turisti. Sarà dunque un momento importante anche dal punto di vista della ripartenza".
Al tavolo, insieme a De Luca, c'erano il presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, il sindaco di Ravello Paolo Vuilleumier, il presidente della Fondazione Ravello Dino Falconio, il direttore artistico del Festival di Ravello Alessio Vlad.
È stato proprio quest'ultimo a illustrare i dettagli del Festival. 
"Nell'estate del 1953 - ha ricordato Vlad- su iniziativa dell'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, nel 70° anniversario della morte di Richard Wagner, vedeva la luce il Festival di Ravello. Quest'anno per la settantesima edizione abbiamo voluto in apertura lo stesso programma wagneriano e la stessa orchestra della prima volta". E ha aggiunto: "Ho sempre voluto considerare la visita di Wagner a Ravello come lo spunto per rappresentare l’incontro tra culture e mondi lontani che, in nome di un’attrazione estetica, hanno voluto individuare e poi condividere radici comuni In questi ultimi anni l’Europa non ha mai attraversato un periodo drammaticamente tragico come quello che stiamo vivendo. Allora, mettendo da parte ogni settarismo e qualunque faziosità, la musica, che pone al centro della sua realizzazione la necessità dell’ascolto reciproco, diventa, non solo simbolicamente, il mezzo ideale perché ci si incontri, liberamente e senza pregiudizi”.

IL PROGRAMMA
19 gli appuntamenti: con 11 concerti sinfonici, 2 concerti jazz in prima assoluta, 5 concerti di musica da camera e un recital pianistico.
Nel concerto inaugurale (venerdì 8 luglio), oggi come 70 anni fa, a salire sul palco del Belvedere di Villa Rufolo a strapiombo sulla Costiera Amalfitana sarà l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli diretta da Juraj Valcuha, che eseguirà il programma wagneriano di quel 18 giugno 1953 riportando il giardino di Villa Rufolo e il suo pubblico indietro nel tempo. La corposa proposta sinfonica ospiterà nel week end inaugurale, la Slovenian Philharmonic Orchestra (9 luglio) sotto la guida di Christoph Eschenbach e la partecipazione di Gidon Kremer, uno dei più grandi violinisti viventi; con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (16 luglio) ritornerà in città dopo 24 anni, Zubin Mehta (la sua ultima direzione nella Città della Musica risale al 1998) con Antonio Meneses violoncello solista; con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (23 luglio) un altro prestigioso ritorno, quello di Myung-Whun Chung esibitosi l’ultima volta a Ravello nel 2018; doppio appuntamento con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che, diretta da Riccardo Muti, altro grande ritorno, si esibirà all’Auditorium Oscar Niemeyer (26 luglio) e poi, sul Belvedere di Villa Rufolo, per il Concerto all’alba dell’11 agosto con la direzione di Erina Yashima;
Debutto a Ravello per Joseph Bastian che sarà sul podio dell’Asian Youth Orchestra (31 luglio) e dirigerà il giovane talento salernitano Giuseppe Gibboni, fresco vincitore della 56esima edizione del Premio Paganini; Daniel Harding, anche il suo un gradito ritorno (dopo 8 anni), salirà sul podio alla guida della National Youth Orchestra of the USA (7 agosto) cui si unirà il violoncello solista di Alisa Weilerstein; dopo il successo del 2017 torna al Festival, unica apparizione in Italia per quest’anno, Teodor Currentzis, uno dei direttori più interessanti e discussi della sua generazione, con il suo ensemble musicAeterna (19 agosto); altro debutto al Festival quello di Pablo Heras-Casado che dirigerà l’Anima Eterna Brugge (27 agosto); concerto di chiusura affidato all’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino (3 settembre) diretta da Vladimir Jurowski con Vilde Frang, violino solista.
I due appuntamenti con il jazz, volendo celebrare anche i vent’anni della Fondazione Ravello, che creata nel 2002 aprì ai generi musicali più diversi, vedranno sul Belvedere di Villa Rufolo due formazioni del tutto inedite: la prima (17 luglio) con le voci delle star internazionali Dee Dee Bridgewater e Tony Momrelle affiancate da quella salernitana di Walter Ricci accompagnate dagli strumentisti della Salerno Jazz Orchestra; la seconda capeggiata da un’altra stella assoluta: Wynton Marsalis che sarà sul palco con Stefano Di Battista, Dado Moroni, Carlos Henriquez e Francesco Ciniglio, per un concerto imperdibile per tutti gli amanti della musica jazz e non solo (24 luglio). A completare il cartellone cinque appuntamenti di musica da camera con gli ensemble dell’Orchestra Cherubini che si terranno, dal 28 al 30 luglio, tra Villa Rufolo e le chiese di San Giovanni del Toro e di Santa Maria a Gradillo e il recital di uno dei più grandi pianisti oggi in attività, Daniil Trifonov (24 agosto).

 

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