PROGRAMMA DI RIGENERAZIONE URBANA NAPOLI PORTA EST, ECCO IL "FARO": LA NUOVA SEDE DELLA REGIONE CAMPANIA


PROGRAMMA DI RIGENERAZIONE URBANA NAPOLI PORTA EST, ECCO IL "FARO": LA NUOVA SEDE DELLA REGIONE CAMPANIA

24/02/2025 - Lo scorso 21 febbraio è stato presentato alla stampa e alla cittadinanza il progetto vincitore del Concorso Internazionale per la realizzazione della nuova sede della Regione Campania nell'ambito del programma di rigenerazione urbana "Porta Est" della città di Napoli. A realizzarlo lo Studio Zaha Hadid Architects che prevede la realizzazione di una complessa opera urbanistica: oltre alla costruzione della nuova sede regionale, la riqualificazione dell'area di Piazza Garibaldi con parchi urbani, parcheggi interrati, l'interramento dei binari della Circumvesuviana, un terminal bus, spazi pubblici di collegamento con il Centro direzionale e una nuova viabilità comprensiva di una bretella autostradale. 

L'investimento complessivo previsto dalla Regione Campania è di 700 milioni di euro.

L'area interessata copre una superficie complessiva di circa 185.000 metri quadrati e si articola in due sub ambiti: Ex Scalo Merci e Porta Nolana.

 

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LA NUOVA SEDE DELLA REGIONE CAMPANIA

Il nuovo headquarter si estenderà su una superficie di 60.000 metri quadrati sulla quale sorgeranno i due nuovi edifici della Regione Campania: la torre 1 di un'altezza di 99,25 metri, la torre 2 di 78 metri.

Altri 8.932 metri quadrati saranno destinati all'area commerciale, 12.165 metri quadrati allo sviluppo residenziale, 10.500 metri quadrati alla centrale operativa della stazione.

Il nuovo quartier generale della Regione Campania si integrerà armoniosamente nel contesto urbano, con due corpi edilizi che emergeranno in modo organico dal parco collegati tra loro da un ampio atrio urbano. L'area è stata progettata come un hub civico inclusivo, con particolare attenzione agli utenti diversamente abili. La forma compatta delle torri è stata studiata per migliorare l’efficienza energetica, riducendo l’impronta al suolo e creando più spazi verdi pubblici. L’involucro sfrutta al massimo l’interazione con gli elementi naturali (la luce, il vento e le viste panoramiche) garantendo un eccellente isolamento termico, riducendo il carico solare e l’abbagliamento. La progettazione delle facciate tiene conto del movimento del sole: le aperture rivolte a Nord vengono massimizzate per favorire l’ingresso di luce naturale e valorizzare i panorami, mentre l’esposizione diretta al sole è minimizzata sugli altri lati per ridurre il fabbisogno energetico. La massimizzazione dei livelli di luce naturale negli spazi interni riduce l'energia utilizzata per l'illuminazione artificiale, che è uno dei maggiori consumi energetici per gli edifici per uffici moderni. Inoltre, sono studiate soluzioni bioclimatiche tra cui ventilazione naturale, tetti verdi e sistemi passivi per garantire efficienza energetica e sostenibilità

Gli edifici potranno vantare elevate prestazioni sismiche e una gestione sostenibile delle risorse. Il sistema costruttivo sarà ibrido cemento/acciaio, il che garantirà un controllo accurato dei costi e delle tempistiche di costruzione, e soprattutto la migliore performance e flessibilità ai futuri occupanti.

Nelle due torri  troveranno sede 16 Direzioni Generali, 8 Uffici Speciali, 1 struttura di Avvocatura Regionale, 1 Struttura di Missione, Uffici delle società in house. A disposizione di circa 2.000 dipendenti ci saranno spazi di vario tipo: in primis gli uffici presidenziali, quelli dirigenziali, quelli di assessorato e gli uffici non dirigenziali, ma poi anche aree coworking, sale riunioni, sale conferenza, sportelli aperti al pubblico, auditorium polifunzionale, bar/mensa, nidi e asilo, aree relax, foresteria, sala polifunzionale con 1000 posti a sedere.

 

LA  NUOVA STAZIONE

La nuova Stazione della Circumvesuviana sarà interrata sulla base del piano già redatto e avrà una pensilina al piano terra per proteggere le piattaforme ferroviarie da pioggia e sole e per indicare ai passeggeri la posizione della stazione, sia come elemento architettonico nel Parco che come fonte di luce naturale al livello dei parcheggi.

Il piano interrato sarà costituito da una piazza ipogea di circa 6mila metri quadrati. Il nuovo Terminal Bus interrato disporrà di circa 40 stalli, mentre il nuovo parcheggio di interscambio circa 700 stalli.

 

IL PARCO

Il Parco di Porta Nolana insisterà su una superficie di circa 15.000 metri quadrati mentre il nuovo Parco Urbano Pubblico su un'area che tra verde pubblico, viabilità interna, connessioni ed altre sistemazioni di superficie comprenderà circa 150.000 metri quadrati. Di questi 100.000 saranno occupati dall'area verde, 2.800 da specchi d’acqua, 4.000 dalla viabilità interna primaria, 30,000 da aree esterne pavimentate (percorsi pedonali, anfiteatri, piazze urbane), 4.000 da una passerella pedonale di collegamento con il Centro Direzionale e 10.000 dalla nuova sistemazione di via Galileo Ferraris, muro verde, e accessi. Il collegamento con il centro direzionale a scavalco dei binari sarà lungo circa 200 metri.

Il design del parco è ispirato ai crateri flegrei e al tufo. Il Parco è suddiviso in zone  funzionali (aree di gioco, di contemplazione e civiche) per promuovere uno stile di vita attivo e creare un polmone verde in una zona densamente edificata. È progettato per affrontare caldo estremo, siccità e piogge abbondanti. Alcuni “Paesaggi Crateri” fungono da bacini di ritenzione delle acque piovane per raccogliere il deflusso durante eventi di pioggia abbondante per irrigare durante la siccità. 

Il Parco migliorerà la qualità della vita dei residenti e dei bambini di Napoli, fungendo da ponte tra la vecchia Napoli e il nuovo sviluppo. Unirà aree storiche dimenticate (Piazza del Carmine, Piazza Mercato, Sant’Eligio e Lavinaio), riducendo l’inquinamento e il rumore. Piante con foglie tomentose e pubescenti saranno utilizzate per trattenere l’inquinamento, specie sempreverdi per mitigare l’impatto acustico e visivo, in particolare lungo la ferrovia.

La realizzazione dell’intervento comporterà tra gli altri benefici anche quello dell’abbattimento del costo dei fitti passivi annualmente sostenuti dalla Regione Campania per le proprie sedi.