Rete di monitoraggio per la radioattività, Romano: "Questa mattina è cominciata la visita degli ispettori UE. Siamo fiduciosi"
"L'istituzione della rete regionale di sorveglianza della radioattività appena disposta dalla Giunta colma una gravissima lacuna: è la prima volta, da 15 anni a questa parte, ossia da quando è entrata in vigore la direttiva Euratom, in materia di radiazioni ionizzanti e di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi da esse derivanti, che la Regione istituisce una rete per il controllo della radioattività ambientale sia sull'ambiente che sugli alimenti e le bevande destinate al consumo umano ed animale. Sono certo che la Commissione europea ne terrà conto".
Così l'assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, ha commentato la programmata visita degli ispettori della Ue che questa mattina si sono recati a Salerno, presso il Centro regionale radioattività, per verificare lo stato di attuazione delle reti regionali di monitoraggio della radioattività nell'ambiente e negli alimenti.
La visita, che ha aperto la missione in Italia, riguarderà anche altre regioni italiane. "In Campania tale attività - ha spiegato l'assessore Romano - fino ad oggi è stata svolta dall'Arpac, quale braccio operativo della Regione, ma la mancata istituzionalizzazione della rete di monitoraggio ha esposto l'Italia al rischio di una procedura di infrazione da parte della Ue. La delibera approvata dalla Giunta e la qualità del monitoraggio svolto dall'Agenzia per l'Ambiente vanno nella direzione chiesta dalla normativa comunitaria. Per questo ringrazio quanti stanno lavorando alacremente al raggiungimento dell'obiettivo, a partire dalle competenti strutture dell'Arpac e dell'Assessorato. L'esito della missione della Ue si conoscerà venerdì prossimo, quando si concluderà la visita degli ispettori in Italia, ma siamo fiduciosi", conclude Romano.