Ricerca Sanitaria Finalizzata
Ricerca Sanitaria Finalizzata artt. 12 e 12 bis del D.Lgs. 502/1992
Il Ministero della Salute pubblica ogni anno un invito alla presentazione di progetti di ricerca clinico - assistenziale e biomedica, prevalentemente traslazionale, con durata triennale. L'invito è rivolto a tutti gli operatori del Servizio sanitario nazionale (SSN).
La Regione del Campania, quale Destinatario Istituzionale - DI, partecipa al bando ministeriale presentando i progetti di ricerca selezionati tra quelli proposti dalle Aziende sanitarie.
Dopo la valutazione dei progetti da parte del Ministero e la pubblicazione della graduatoria finale, la Regione è chiamata a stipulare con il Ministero e il Responsabile Scientifico (Principal Investigator - PI) una convenzione specifica per la gestione di ciascun progetto e l’erogazione del relativo finanziamento.
Il Bando della Ricerca Finalizzata per l'anno 2016, rivolto agli operatori del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), prevede che i progetti di ricerca, di durata triennale, abbiano un esplicito orientamento applicativo e l’ambizione di fornire informazioni potenzialmente utili a indirizzare le scelte del SSN, dei pazienti e dei cittadini.
Il bando prevede cinque tipologie progettuali cui corrispondono quattro diverse procedure di valutazione:
Progetti ordinari di ricerca finalizzata (RF): progetti di ricerca, non rientranti nelle successive sezioni
Progetti Estero (PE): ovvero progetti presentati da ricercatori italiani che prevedono la collaborazione di ricercatori di nazionalità italiana stabilmente residente e operanti all’estero da almeno 3 anni
Progetti Cofinanziato (PC): progetti presentati da ricercatori, appartenenti al SSN, aventi un cofinanziamento privato garantito da aziende con attività in Italia
Progetti Ordinari presentati da Giovani Ricercatori (GR): progetti di ricerca presentati da ricercatori con età inferiore ai 40 anni alla data di scadenza del bando
Programmi di rete (NET): articolati in non meno di tre e non più di otto workpackage e aventi come capofila un ente del SSN che svolgerà funzioni di coordinamento, hanno lo scopo di sviluppare ricerche altamente innovative e dall’elevato impatto sul Sistema Sanitario Nazionale
I progetti dovranno avere le seguenti finalità:
- Sviluppare procedure altamente innovative e nuove conoscenze utili al miglioramento delle opportunità di prevenzione, diagnosi e trattamento, riabilitazione anche attraverso studi e sperimentazioni di carattere clinico (progetto di produzione di nuove conoscenze – “theory enhancing”–biomedici);
- Valutare la sicurezza, l’efficacia, costo-efficacia, di trattamenti/tecnologie e interventi sanitari per cui sussistano significativi margini di incertezza relativamente agli aspetti menzionati, anche con studi clinici di fase 3 o 4 (ricerca applicata - “change promoting” – cinico assistenziali);
- Valutare i fattori professionali, organizzativi e di sistema che condizionano efficacia ed efficienza dei servizi sanitari e/o l’impatto sulla qualità di innovazioni cliniche, organizzative gestionali e di finanziamento; Sviluppo ed applicazione di metodologie e strumenti per migliorare la comunicazione con i cittadini e i pazienti e promuoverne la partecipazione. Studi finalizzati ad analizzare i bisogni assistenziali delle fasce sociali più deboli sotto il profilo sociale ed economico e le risposte assistenziali dei servizi (ricerca applicata - “change promoting” – cinico assistenziali);
- Affrontare tematiche rilevanti per la sicurezza alimentare e il benessere animale (ricerca applicata - “change promoting” o progetti di produzione di nuove conoscenze – “theory enhancing”);
- Affrontare tematiche rilevanti per le patologie occupazionali (ricerca applicata - “change promoting” o progetti di produzione di nuove conoscenze – “theory enhancing”).
La Regione Campania, come è noto, essendo sottoposta al Piano di Rientro del Disavanzo Sanitario Regionale, non potrà assicurare la quota di cofinanziamento in termini di risorse economiche prevista per i progetti “change promoting”.
Per questi progetti il cofinanziamento è garantito dalla Regione Campania, secondo procedure, modalità e mezzi di finanziamento stabiliti dalla stessa.