Verbale di incontro - DEMA Campania
09/02/2016
In data 9 Febbraio 2016, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto un incontro riguardante il sito campano della società DEMA Spa.
Alla riunione erano presenti:
- per il Mise il Dott. Giampietro Castano responsabile della Unità Gestione Vertenze del Mise e la Dott.ssa Silvia Bellato della UGV;
- per la Regione Campania l’Assessore alle Attività Produttive Prof. Amedeo Lepore;
- per la Società DEMA Spa il Dott. Vincenzo Starace (Presidente e Amministratore Delegato), il Dott. Marcello De Gennaro (Direttore Generale), il Dott. Adriano Buonanno (Direttore del Personale) e la Dott.ssa Assia Viola (Responsabile Relazioni Esterne);
- le OOSS e le RSU FIM, FIOM, FAILMS, UGL, UILM.
All’apertura dell’incontro il Dott. Castano ha comunicato di aver appreso in data odierna dalla Dema che per il sito campano della Società è stata aperta una procedura di mobilità. Il Dott. Castano ha preso atto della procedura e ha sottolineato la rilevanza del problema; ha quindi ricordato che il Ministero non può imporre nessuna azione alla Società ribadendo però il fatto che la posizione del Ministero è che i licenziamenti non aiutano le aziende e che laddove si verificano delle difficoltà sorge la necessità di ricorrere a tutti gli strumenti disponibili per risolverle.
Il Dott. Castano ha poi dato la parola al Dott. Starace.
Il Dott. Starace ha dichiarato quanto segue:
- Dema Spa è l’unica azienda aeronautica in Campania che vanta contratti con player internazionali e ha un livello di esecuzione del prodotto e di qualità di altissimo standing;
- Dema ha perso a partire dal 2013 tra i 15 e i 20 milioni di euro all’anno di fatturato (il fatturato del 2015 ammonta a 53 milioni di euro contro un fatturato a budget per lo stesso anno di 68 milioni di euro);
- dal 2013 il problema della Società risiede nell’aspetto finanziario ma negli ultimi anni anche le condizioni del mercato non hanno consentito a Dema di essere appetibile per un potenziale soggetto investitore e questo per due fondamentali motivi:
1. un problema significativo della massa debitoria;
2. avendo avuto l’azienda un piano pluriennale con dei ricavi dichiarati a budget dai 60 a 70 milioni di euro ed avendo consolidato sempre tra i 50 e i 55 milioni di euro qualsiasi investitore interessato difficilmente potrebbe confidare nel profilo di sviluppo ipotizzato inizialmente.
Un eventuale soggetto investitore potrebbe infatti, a parere del Dott. Starace essere interessato alla Società a patto che:- si consideri uno scenario di ricavi diverso da quello del recente passato;
- la struttura di indiretti consenta una certa marginalità delle commesse;
- in ogni caso, la definitiva gestione degli esuberi strutturali rappresenta la condizione necessaria e imprescindibile per l’ingresso di un partner industriale/finanziario che consenta all'azienda di uscire dall’attuale grave criticità finanziaria, garantendo la continuità aziendale e quindi l'occupazione almeno per 450 risorse solo sul sito campano;
- sono state intraprese dalla Società un certo numero di azioni come la razionalizzazione dei siti produttivi con conseguente unificazione delle attività a Somma Vesuviana per abbattere i costi e l’efficientamento della produzione e adesso si deve necessariamente lavorare sui costi del personale per renderlo definitivamente congruo con quello che l’azienda oggi può permettersi;
- del resto, già a partire dal 2013 l’azienda ha dichiarato degli esuberi strutturali, gestiti nel 2014 con una CIGS per crisi aziendale attivata per 100 unità, dopo aver avviato una procedura di mobilità per 61 risorse, e nel 2015 con una CIGS per ristrutturazione aziendale attivata per 110 unità, dopo aver avviato una procedura di mobilità per 82 risorse,
- la crisi aperta a seguito della internazionalizzazione da parte di Agusta Westland in Turchia di alcune attività prima svolte nel sito brindisino di Dema ha impattato per il 90% su Brindisi e solo per il 10% sul sito campano ma rimane comunque una problematica importante per tutta la società;
- si sono verificati dei problemi di mercato: alcuni clienti hanno avuto dei problemi nell’implementazione di alcuni veicoli e alla ripresa delle loro attività hanno chiesto delle notevoli riduzioni dei costi ai fornitori (Dema tra questi):
- Dema sta avendo delle difficoltà con il sistema bancario: nonostante la società vanti 8 milioni di credito. Dema ha ancora la capacità di sopravvivere ma solo per un breve periodo;
- le situazioni di Campania e Puglia sono molto diverse: in Puglia esiste un problema di scarico di lavoro dovuto al venir meno del lavoro da Agusta, in Campania non esistono problemi di commesse ma esiste invece la necessità di ridurre i costi anche se la certezza di un incremento delle commesse rappresenterebbe per il sito campano un importante fattore di facilitazione nella gestione degli esuberi
Al termine dell’intervento del Dott. Starace il Dott. Castano ha dichiarato che sia secondo il Mise che secondo la Regione i licenziamenti non sono la strada da seguire. Ha quindi invitato la Società a riconsiderare questa scelta e a concordare con le OOSS un percorso diverso per tutelare i lavoratori e per permettere a Dema di gestire in modo meno traumatico il momento di difficoltà. Dato che martedì 16 Febbraio avrà luogo in Regione una fase istituzionale della discussione in merito alla mobilità, il Dott. Castano ha auspicato che già in quella occasione si possa trovare una soluzione
Se non si dovesse trovare, il tavolo sarà riconvocato per cercare una strada diversa ma è auspicabile che ci sia una disponibilità alla riflessione.
Il Dott. Starace ha accettato l’invito del Mise a riflettere nuovamente sulle proprie posizioni.