Villaggi rurali, ad Avellino fondi per 34 milioni di euro


Villaggi rurali, ad Avellino fondi per 34 milioni di euro

Si è svolto oggi, presso la sala Grasso di Palazzo Caracciolo ad Avellino, il convegno organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dalla Provincia di Avellino sul tema “La Campania dei villaggi rurali. Nuovi attrattori per lo sviluppo campano”.

Al centro dell’iniziativa, la promozione delle opportunità che arrivano dai fondi della misura 322 del Psr, il Piano di sviluppo rurale, per la riqualificazione del patrimonio culturale, il recupero dei borghi rurali attraverso interventi di miglioramento e di valorizzazione del patrimonio architettonico e l’implementazione delle attività produttive locali.

La dotazione finanziaria complessiva della misura è di circa 90 milioni di euro.

Per accedere ai finanziamenti il borgo, selezionato dall’ente provinciale, dovrà avere alcuni parametri utili per essere definito rurale: meno di duemila abitanti, conservazione delle caratteristiche architettoniche ed urbanistiche originarie, inserimento in aree a potenziale vocazione turistica o interessate da itinerari culturali, religiosi o enogastronomici.

Nella provincia di Avellino sono trenta i Comuni che hanno tutte le caratteristiche per poter accedere ai finanziamenti.

Sono intervenuti Vito Amendolara, consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura; Cosimo Sibilia, presidente della Provincia di Avellino; Vincenzo Sirignano, vice presidente della Giunta provinciale di Avellino e assessore alle Attività produttive ed ai Fondi Comunitari; Raffaele Coppola, assessore all’Agricoltura della Provincia di Avellino; i rappresentanti delle istituzioni locali, delle organizzazioni e degli ordini professionali.

 

“Per la  provincia di Avellino sono previsti  circa 34 milioni di euro per la valorizzazione dei villaggi rurali -  dice Vito Amendolara - si tratta di un concreto intervento della Regione, che rende così disponibili risorse destinate ad incidere sul tessuto economico ed imprenditoriale delle aree interne, con il fondamentale obiettivo di fare ripartire l’economia dei nostri territori”.