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Pompei e l’europa. 1748–1943

20/10/2015 - Si Chiama Pompei e l'Europa" la mostra pensata per riscattare l'immagine della città sepolta. Un'imponente esposizione che si aprirà in contemporanea il 26 maggio al Museo Archeologico nazionale di Napoli e agli scavi di Pompei. E che resterà aperta per tutta la durata dell'Expo: chiusura prevista il 2 novembre. La soprintendenza speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia gioca la carta della notorietà europea del sito vesuviano. E porta all'Archeologico opere di Picasso, Normand, de Chirico, Le Corbusier, Canova, Klee, Moreau, Sain, Gigante, Palizzi, Gaeta, Hackert, Piranesi, Morelli, De Nittis, Duclère.
E anche alcuni reperti pompeiani dalla collezione del British Museum, che due anni fa erano nel percorso della grande mostra "Vita e morte a Pompei" che entusiasmò il pubblico e apparve uno schiaffo all'Italia incapace di valorizzare il proprio patrimonio più autentico. Quadri e disegni messi a confronto con tanti pezzi originali, quegli stessi reperti che ispirarono pittori, scultori, architetti e scrittori francesi, tedeschi, spagnoli, inglesi, danesi, russi.

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