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Festival dell'Erranza

06/08/2015 - Fervono i preparativi per la terza edizione del Festival dell’erranza,  nel Comune de Piedimonte Matese, incantevole borgo alle falde dell’Appennino Campano  contiguo alla cittadina di Alife, tappa della Via Francigena del Sud.

Il Festival dell’Erranza è il luogo dove s’incontrano viaggiatori, sportivi, filosofi, religiosi, scrittori, artisti per indagare sull’arte di girare il mondo, sulla necessità di mettersi in cammino, sulla tendenza al nomadismo, sull’entusiasmo all’esplorazione, sull’impulso al viaggio, sulla fatica del migrare. Nell’organizzare gli incontri abbiamo voluto armonizzare il contributo artistico con quello di ricerca, la riflessione filosofica con il resoconto di viaggio.

Dal 4 al 6 settembre Piedimonte Matese sarà dunque per la terza volta teatro di presentazioni di libri, spettacoli, riflessioni e workshop sul tema dell’erranza. Il tema di quest’anno riguarderà l’ospitalità e l’incontro con l’Altro e avrà come titolo e ispirazione: “Lo straniero e le nuvole”, di chiara derivazione baudelariana. 

Si guarderà allo straniero come fonte d’interrogazione e come dono di conoscenza, volgendo lo sguardo anche alla mutevolezza e all'indecifrabilità delle nuvole. Il viandante nel porsi in cammino incontrerà inevitabilmente la propria estraneità e sarà indotto a investigare su questo fenomeno di confine. L’esperienza, se vissuta nella ricerca e nell’appropriazione di senso, condurrà alla figura dello straniero, inteso in senso lato. Questo, provenendo dall’esterno, pone inevitabilmente il problema dell’accoglienza, insieme a quello della minaccia: lo straniero da un lato sarà vissuto come un ospite, dall’altro come un nemico. Egli, infatti, è il portatore di un dono (la nostra identità si definisce nella relazione con l’estraneo), ma anche d’inquietudine (la sua presenza è vissuta spesso come una minaccia). Suscita in noi ammirazione e timore. Capiterà di chiederci, dinanzi a tanta diversità, quali siano le cose che egli ami di più. Fu proprio questo che Charles Baudelaire, poeta errante, chiese allo straordinario straniero, nel poemetto, “Lo straniero” e quell’uomo enigmatico rispose che non amava gli amici, la patria e l’oro,  ma amava “le nuvole meravigliose che passano laggiù”.

Le nuvole, che passano sulla nostra testa, sono anch’esse enigmatiche, indecifrabili, imprendibili, in continuo movimento come lo straniero. Nell’ammirare la loro forma, il loro colore, le loro movenze, proviamo a interrogarle, a carpirne un segno. Il nostro destino è legato alla loro rotta: dobbiamo imparare a decifrarle, a cogliere la loro mutevolezza, la loro minaccia, il loro linguaggio, la loro straordinaria erranza. In questa luce, si potrà penetrare la polivalenza dello straniero e investigare il significato dell’ospitalità e dell’accoglienza.

Gli autori e gli ospiti della terza edizione del Festival dell’erranza, invitati a riflettere quindi sulla relazione che intercorre fra lo Straniero e le Nuvole, saranno tra gli altri Carmen Pellegrino, Marco Neirotti, Silvio Perrella, Ferdinando Camon, Antonio Biasucci: mentre per la prima volta avremo la presenza durante gli eventi con un proprio stand, dell’Organizzazione Emergency che presenterà un video e un intervento sul suo lavoro e le emergenze umanitarie del momento. E sempre per la prima volta, il Festival collaborerà con il Gal dell'Alto Casertano che presenterà un video sulla via Francigena del Sud.

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