07/08/2012 - "Ci sono delle novità per il calcolo della raccolta differenziata dei rifiuti: potranno essere inserite delle tipologie che, fino ad oggi, non venivano considerate."
Così l'assessore all'Ambiente di Palazzo Santa Lucia Giovanni Romano.
"Con una delibera approvata della Giunta regionale abbiamo sanato un'ingiustizia, inserendo, nel conteggio della percentuale di rifiuti differenziati, anche le frazioni derivanti da alcune categorie merceologiche che non erano prese in considerazione, nonostante la normativa vigente in materia. Tale esigenza spiega l'assessore Romano - parte dalla necessità di riconoscere ai Comuni limpegno rivolto al recupero di diverse quote di rifiuto provenienti da specifiche categorie merceologiche.
Vengono inseriti, ad esempio, i rifiuti derivanti da attività di spazzamento stradale che siano effettivamente avviati ad impianti di recupero; i rifiuti derivanti dal compostaggio domestico; i componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, gli scarti di olio minerale per motori. Inoltre passano dal 15 al 30% le percentuali da conteggiare relativamente alla raccolta multimateriale complessiva. Una delibera che premia i Comuni che differenziano le maggiori quantità di rifiuti e minimizzano il ricorso alle discariche.
La Campania dice Romano - ha raggiunto nel 2011 la percentuale del 37,5 % di raccolta differenziata in base ai dati raccolti dall'Osservatorio regionale dei rifiuti. Il dato evidenzia un incremento di ben 4 punti rispetto al 2010, che si era chiuso con una media del 32,84%. Per il 2012, il trend è positivo, poiché i dati in possesso del nostro Ufficio flussi segnalano un decremento dell'indifferenziato. La proiezione per quest'anno è di 200mila tonnellate in meno di spazzatura tal quale, con un conseguente aumento di quella differenziata, che potrebbe arrivare a toccare il 42-43%. Tale miglioramento della situazione si deve innanzitutto al sostegno garantito dalla Regione ai Comuni per l'implementazione di piani adeguati di raccolta differenziata. Naturalmente puntiamo a raggiungere, in linea con il nostro Piano di gestione dei rifiuti urbani già approvato dal Consiglio regionale in via definitiva, a raggiungere il 50% entro l'anno prossimo ed il 65 nel 2014. Una sfida possibile se si considera che Benevento e Salerno sono ben oltre il 60%, Avellino nel 2011 ha superato il 54% e anche Caserta è nettamente migliorata raggiungendo il 38%, conclude Romano.