25/01/2012 - Siamo estremamente soddisfatti per le valutazioni della Ue che testimoniano il riconoscimento del lavoro svolto dalla Regione Campania soprattutto per l'approvazione del Piano di gestione dei rifiuti urbani da parte del Consiglio regionale e di quello per gli Speciali, già licenziato dalla Giunta. L'apertura di credito da parte dell'Europa deve servire da stimolo per un'azione sinergica dell'intera filiera istituzionale.
Così l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, al termine dell'incontro con il commissario Potocnik.
Il Piano dei rifiuti approvato dal Consiglio ha detto Romano - è stato determinante al fine di evitare le sanzioni. La Commissione, infatti, lo ha definito un ottimo punto di partenza, anche perché conforme a quello inviato un anno fa e frutto del rapporto dialettico continuo e costante con la Commissione. Questo spiega ha aggiunto l'assessore regionale perché il Piano non poteva essere cambiato:
bene ha fatto il Consiglio regionale ad approvarlo senza varianti sostanziali perché oggi abbiamo avuto la conferma che la UE ha considerato le tutele ambientali determinanti per il Piano. La nostra strategia ha proseguito Romano - si è rivelata valida anche in ordine al Piano per i rifiuti speciali: l'Europa ci ha chiesto di approvarlo in tempi rapidi. Ci siamo impegnati a completare la Valutazione ambientale strategica per metà febbraio e a consentirne l'approvazione finale entro la fine di marzo e a prestare maggiore attenzione (come ci ha espressamente indicato l'Europa) alla gestione dei rifiuti speciali pericolosi. Sulla base di queste premesse ha detto ancora Giovanni Romano - vediamo di buon grado il gruppo tecnico di monitoraggio che si insedierà presso il ministero dell'Ambiente perché siamo per la cultura del risultato. Da oggi la nostra azione sarà diretta prioritariamente al potenziamento della raccolta differenziata (che deve essere di qualità oltre che di quantità), del riciclo e del recupero delle materie prime seconde; ci adopereremo per completare gli impianti di compostaggio già in costruzione e per avviare le gare per quelli che dovremo realizzare, nonché per attuare le azioni di contrasto al fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in strada e della loro combustione selvaggia. Una fase di transizione che gestiremo insieme a tutta la filiera istituzionale, a cominciare dalle Province e dai Comuni.