Il valore della bioeconomia in Europa è stimato in 2000 miliardi di euro con una occupazione di oltre 22mln di persone (il 9% del totale) . Ogni euro investito in ricerca e innovazione nella bioeconomia si stima possa generare un valore aggiunto di 10 euro entro il 2025. Si tratta di dati che confermano le potenzialità del settore delle biotecnologie che, a partire da domani, sarà al centro dell’ evento internazionale IFIB, Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconom, in programma presso Castel dell’Ovo.
Dopo le prime due edizioni tenutesi a Milano è la prima volta che l’Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy diventa itinerante e sceglie Napoli.
Oltre 200 partecipanti in rappresentanza di istituzioni, imprese e centri di ricerca di circa 20 Paesi diversi(USA, Canada, Russia, Germania, Spagna, Israele, Turchia), oltre 40 presentazioni e 20 poster di aziende, nel campo delle biotecnologie industriali e della bioeconomia. Sono questi i numeri della terza edizione di IFIB 2013.
IFIB è il primo evento italiano dedicato interamente alla bioeconomia, dove si presentano ricerche scientifiche e industriali in grado di favorire una crescita economica sostenibile rispondendo, grazie alle biotecnologie industriali, a tutte le sfide che pone il nuovo millennio: superamento della dipendenza dal petrolio e dalle altre fonti energetiche fossili, aumento della popolazione mondiale e cambiamenti climatici.
Ideato ed organizzato da Assobiotec, Innovhub SSI, Azienda speciale per l’Innovazione della Camera di Commercio di Milano, e l’Italian Biocatalysis Center.
All’organizzazione dell’edizione 2013 collaborano la Regione Campania, attraverso Campania Innovazione, agenzia regionale per la promozione della ricerca e dell’innovazione, e la Camera di Commercio di Napoli¸ il Consorzio Technapoli ed Eurosportello di Napoli.
Nell'ambito di IFIB 2013, i partner della rete dell’Unione europea “Enterprise Europe Network” (EEN) promuovono il Biotech and Bioeconomy Partnering Event, che intende favorire nuove opportunità di collaborazione in ambito commerciale, di trasferimento tecnologico e di ricerca.
“Circa 600 imprese, 100 centri di ricerca e le Università della Campania sono confluiti nei neonati Distretti ad Alta Tecnologia, tra questi Campania Bioscence, il Distretto per le biotecnologie. Si tratta di un sistema di straordinaria capacità per la produzione di conoscenza, ma che può e deve anche innescare processi di sviluppo sostenibile.”
“La sfida della competitività e dell’attrattività la vinciamo solo se dimostriamo di essere riusciti a creare reti di sistemi nei settori strategici di sviluppo. Aggregare imprese diverse e centri di ricerca in un modello virtuoso è quello che facciamo attraverso i Distretti tecnologici”. Lo ha detto Guido Trombetti il Vice Presidente della Regione Campania con delega alla Ricerca Scientifica, intervenendo oggi alla conferenza stampa di presentazione IFIB svoltasi presso la Camera di Commercio.
“Si parla tanto di Horizon 2020, noi vogliamo incrementare del 20-25% gli occupati nel settore delle biotecnologie entro il 2020”, ha detto Luigi Iavarone, Presidente Vicario della camera di Commercio di Napoli. “Abbiamo delle potentissime strutture di formazione, dalle facolta' di Biotecnologie e Medicina, ai centri di ricerca, Telethon e il Ceinge”.
"Le potenzialita' ci sono tutte, l'obiettivo e' far nascere nuove imprese, come start up e spin off, e attrarre imprese che avvalendosi delle capacita' di ricerca del territorio potranno dare occupazione ai nostri giovani. In questo momento siamo tra i 3.000 e 3.500 occupati, quindi puntiamo a creare un migliaio di nuovi posti di lavoro nell'industria, ai quali si aggiungono quelli per la parte delle ricerca”, ha concluso Luigi Iavarone.
Per Leonardo Vingiani, Direttore Assobiotec, “l’evento che si apre domani, considerati i numeri e la partecipazione ampia è già un successo. La Campania è tra le primissime regioni per capacità di produrre conoscenza ma non è in grado di trasformare tutta questa conoscenza in sviluppo, impresa e servizi. Si tratta però di un limite che riguarda il Paese intero”.
SCHEDA DATI BIOTECNOLOGIE
Le biotecnologie in Italia
§ 407 imprese che investono in R&S in vari campi di applicazione
§ Forte predominanza di aziende dedicate alla cura della salute (235)
§ Fatturato pari a 7 miliardi di Euro
§ 1.8 milioni di euro investiti in R&S
§ Significativa pipeline: 359 progetti e prodotti in sviluppo e 67 prodotti in fase early-stage
Le biotecnologie in Campania
§ 9 imprese biotech di cui 5 focalizzate nell’area delle red biotech
§ Fatturato di 6 milioni di Euro
§ Investimenti pari a 13 milioni di Euro in R&S
§ 112 addetti in R&S (di questi 96 sono addetti del red)