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15/07/2012 - Comunicato n.543 - Allarme mare, assessore Romano: "in un anno e mezzo abbiamo rimediato a ciò che non si è fatto in un quarto di secolo"

15/07/2012 - "Sversamenti abusivi,  scarichi civili non conformi alle normative, fogne non allacciate correttamente ai collettori  e liquami di ogni tipo che finiscono direttamente in mare non transitando affatto per i depuratori".
Così lassessore allAmbiente della Regione Campania Giovanni Romano, sui dati relativi allinquinamento delle acque marino - costiere.

"Siamo preoccupati perché è evidente dice lassessore Romano che vi sono responsabilità diffuse sullintero territorio campano, non connesse esclusivamente alla gestione regionale. Qui i grandi depuratori, sui quali stiamo intervenendo,  non centrano nulla. Centrano, invece,  gli impianti e le reti fognarie  che dovrebbero essere realizzati dai soggetti che gestiscono il ciclo integrato delle acque, ossia dagli enti che incassano la tariffa dai cittadini: una parte delle risorse finanziarie deve essere destinata alle infrastrutture e agli impianti, al loro miglioramento o, in molti casi, alla loro realizzazione.  I controlli circa gli sversamenti abusivi e gli scarichi civili ed industriali illegali sono di competenza esclusiva dei sindaci, quali Autorità Sanitarie e di Protezione Civile. Ci chiediamo: quante sono le fogne che finiscono direttamente in mare? Le fogne a cielo aperto o quelle che, sotto terra, raggiungono comunque i litorali senza che i reflui vengano depurati?

"Lo scaricabarile prosegue Giovanni Romano - è ancora più facile dello scarico in mare, ma le responsabilità sono precise e facili da individuare, basti guardare la fotografia degli scarichi di ciascun Comune. E la cosa ci preoccupa soprattutto a fronte dei massicci investimenti che la Giunta Caldoro, su impulso del presidente, ha programmato per la depurazione: un piano dazione che in un anno e mezzo  rimedia a ciò che non si è fatto nellultimo quarto di secolo. Complessivamente, sono già stati programmati, nonostante le difficoltà finanziarie del momento, circa 800 milioni di euro per nuovi interventi strutturali per depuratori, reti fognarie e collettori. E chiaro che i mancati interventi e i mancati controlli degli enti locali, in questo quadro strategico mirato al netto recupero della risorsa mare, rischiano invece di vanificare il più imponente intervento nel campo della depurazione e del collettamento fognario degli ultimi venti anni. Il piano che stiamo per rendere operativo rappresenta una precisa scelta di campo del presidente Caldoro e pone riparo ai ritardi accumulati in anni e anni di malgoverno che hanno causato lattuale stato di criticità della qualità delle acque del mare. Anni in cui si è assistito allo sperpero di risorse finanziarie canalizzate verso interventi episodici e non inquadrati in contesti territoriali di area vasta e in una strategia complessiva. Numerosi ha concluso lassessore Giovanni Romano sono infine i problemi causati dai commissariamenti, che non hanno completato le opere loro assegnate, e dalla mancanza di risorse finanziarie.

TABELLA

Ecco, in sintesi, gli interventi per i quali sono già state acquisite le risorse finanziarie e le cui procedure amministrative e di progettazione sono in fase di avvio:
 

  • GRANDE PROGETTO REGI LAGNI: oltre 240 milioni di euro destinati a mettere a norma i cinque impianti di depurazione della ex gestione Hydrogest (tra cui Cuma) e a completare reti di collettamento di agglomerati urbani che ancora sversano nel reticolo idrografico dei Regi Lagni.
     
  • GRANDE PROGETTO AREE INTERNE: 100 milioni di euro destinati esclusivamente a depuratori (nuovi e da completare), collettori e reti fognarie di Comuni delle province di Benevento, Caserta e Avellino.
  • GRANDE PROGETTO PROVINCIA DI SALERNO: oltre 100 milioni di euro destinati a depuratori (nuovi e da completare), collettamenti e fognature di Comuni dellintera Costiera Amalfitana (primo intervento organico nellarea che va da Positano a Vietri per circa 30 milioni), dei Picentini, della Piana del Sele e dellarea Cilentana.
    GRANDE PROGETTO BANDIERA BLU LITORALE DOMITIO: depuratori e collettamenti fognari dei Comuni casertani che si affacciano sul litorale.
  • GRANDE PROGETTO LITORALE FLEGREO: depuratori e collettamenti fognari dei Comuni che si affacciano sul litorale.
  • GRANDE PROGETTO DEL SARNO: è destinato alla difesa dal rischio idrogeologico, ma in esso sono inseriti interventi di riqualificazione dei corpi idrici superficiali che migliorano le capacità di intercettazione degli scarichi urbani convogliandoli verso gli impianti di depurazione.

Ai Grandi progetti vanno aggiunti:

  • FONDI CIPE: 212 milioni di euro destinati ala realizzazione di due depuratori nellisola di Ischia, al depuratore di Napoli Est, ai collettamenti fognari di Ercolano e delle colline di Napoli, al depuratore e alle reti fognarie di Capaccio, al depuratore e alle reti fognarie di Benevento.

Altri interventi:

  1. In 15 mesi la Regione ha investito con fondi del bilancio regionale oltre 35 milioni di euro negli impianti ex Hydrogest per interventi di rifunzionalizzazione sotto il controllo della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere per il tramite del custode giudiziario prof. Paolo Massarotti, che hanno notevolmente migliorato la capacità depurativa di questi impianti abbandonati da decenni in attesa delle gare del Grande Progetto Regi Lagni;
  2. sono in fase di completamento gli interventi dellex commissario per lemergenza Sarno, gen. Roberto Jucci e dellex commissario e per le Bonifiche e la depurazione, Mario De Biase, circa le reti fognarie e gli impianti di depurazione. Di recente è stato completato limpianto di depurazione di Gasto a Capri che si aggiunge a quello di Occhiomarino già in funzione,  si sta attivando a regime limpianto di Scafati - S.Antonio Abate, si stanno completando limpianto di depurazione di Punta Gradelle, il nuovo collettamento di Cuma, altri collettamenti minori; 
  3. circa 100 milioni dei 282 milioni delle compensazioni ambientali sono destinati a depurazione e Ciclo integrato delle acque.