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16/05/2014 - Comunicato n.374 - Costi personale, da Giunta consistente riduzione. Negli uffici di diretta collaborazione 282 dipendenti e 37 dirigenti in meno

16/05/2014 - L’organizzazione della macchina amministrativa ha portato ad una consistente ed evidente riduzione delle spese del personale e, più in generale, di quelle relative al funzionamento degli uffici.

Nessun aumento, come qualcuno della opposizione vuole far credere strumentalizzando alcune comunicazioni.

In dettaglio, con la riforma organizzativa il personale degli uffici di diretta collaborazione è sceso da 472 a 190 unità, mentre i dirigenti impiegati nelle funzioni di supporto alla Presidenza sono passati da 57 della precedente legislatura ai 20 attuali.
 
La forte contrazione di personale è stata possibile grazie all'opera di risanamento dei conti intrapresa sin dall'insediamento della Giunta che ha comportato la soppressione di due direzioni generali e l'accorpamento di altri uffici che, nel vecchio schema, svolgevano le stesse funzioni degli uffici di diretta collaborazione.
 
In particolare, prima esistevano l’Area 1 “Gabinetto del Presidente” e gli uffici di Gabinetto. Con la riforma, l’Area è stata inglobata nella diretta collaborazione, producendo risparmi economici ed eliminando sovrapposizioni di identiche competenze.
 
Sul piano della spesa, il riordino organizzativo ha determinato consistenti risparmi delle risorse finanziarie destinate agli uffici di supporto, il cui costo complessivo è ora diminuito, grazie alla nuova organizzazione ed alla razionalizzazione, di 4 milioni.

Nessun aumento e nessun aggravio, dunque, ma un deciso abbattimento dei costi, il cui mancato riconoscimento può discendere soltanto da una lettura erronea e fuorviante dei dati di bilancio.
 
Quanto ai presunti ritardi nel varo della riforma organizzativa e ai vuoti della macchina amministrativa, si segnala che la Giunta ha riformato in soli tre anni un assetto organizzativo superato da circa vent'anni di riforme nazionali del pubblico impiego.
 
Si evidenzia infine che la riduzione del numero dei dirigenti regionali è conseguenza diretta di una armonica riorganizzazione della macchina, costruita sulla priorità della riduzione della spesa pubblica e sull’applicazione delle misure di stabilizzazione finanziaria varate dalla Giunta Caldoro a seguito della violazione del patto di stabilità messa in atto dalla precedente Giunta.