Cittadini | Imprese | Versione grafica
Facebook | Twitter | Youtube | RSS


13/02/2015 - Comunicato n. 126 - Nasce il Corpo regionale degli ispettori dei trasporti: per la prima volta insieme una task force di 200 dipendenti di Regione, Province e Comuni

L’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella ha incontrato oggi i primi 170 dipendenti di Regione, Province e Comuni capoluogo entrati a far parte del neonato corpo degli ispettori regionali dei trasporti.

Gli ispettori - che a breve diventeranno 200 - hanno seguito un apposito corso di formazione tenuto dall’Acam, l’agenzia campana per la mobilità sostenibile, e - per la prima volta in Campania - faranno parte di un unico corpo, coordinato dal Comitato di indirizzo e monitoraggio del trasporto pubblico locale (formato da Regione, Province e Comuni capoluogo), che controllerà l’esatta applicazione dei contratti di servizio di tutte le aziende di trasporto su ferro e su gomma, pubbliche e private, che operano sul territorio regionale.

I 170 componenti di questa nuova task force regionale (92 dei quali provenienti dalla direzione generale della Mobilità, 23 dalle altre direzioni regionali, 34 dalle Province e 19 dai Comuni) entreranno in servizio il 23 febbraio prossimo, suddivisi in otto squadre da tre persone l’una, per un totale di 24 al giorno, ed effettueranno le ispezioni per sei giorni alla settimana nelle stazioni e sui treni e autobus di ciascuna azienda, secondo un calendario fissato dall’assessorato regionale ai Trasporti.

Gli ispettori saranno riconoscibili da un apposito tesserino e di volta in volta invieranno le schede utilizzate per le ispezioni all’assessorato regionale ai Trasporti e all’Acam per la valutazione di eventuali penali o decurtazioni da comminare alle aziende nei casi di violazione dei contratti di servizio.

Oggi avviamo un altro importante tassello per il rilancio dei trasporti pubblici - commenta l’assessore Vetrella – che ci consente, per la prima volta, di poter contare su un unico corpo di ispettori, in grado di controllare a tappeto e con continuità tutte le aziende di trasporto che hanno in essere contratti di servizio con gli enti locali del nostro territorio. Un impegno davvero significativo – se si pensa che attualmente le aziende che svolgono servizi di trasporto pubblico su gomma e su ferro in Campania sono ben più di cento – per il quale auguro davvero un buon lavoro ai neoispettori, così come ringrazio l’Acam, l’assessorato e le altre direzioni regionali, Comuni e Province che hanno partecipato attivamente a questa iniziativa, che rappresenta un’altra azione decisiva verso il recupero della qualità dei servizi di trasporto, assieme ad altre, come i treni ristrutturati e quelli nuovi che stanno progressivamente entrando in servizio. Dopo aver completato tutte le azioni necessarie al risanamento, tocca ora alle aziende che forniscono servizi di trasporto pubblico locale l’onere di rispettare in toto i contratti e quindi gli utenti.”.

SCHEDA - IL NUOVO CORPO REGIONALE DEGLI ISPETTORI DEI TRASPORTI

Gli ispettori del neonato corpo regionale dovranno compilare al termine di ogni controllo apposite schede, le cui modalità di valutazione e compilazione sono state loro illustrate nel corso di formazione dall’Acam, che le ha elaborate. L’obiettivo è la creazione di un unico database regionale informatizzato delle ispezioni, che consentirà alla Regione di intervenire sui disservizi, di monitorare l’andamento del settore e di tenere sotto controllo la qualità del servizio offerto dalle aziende di tpl della Campania.

All’interno delle schede sono ricompresi i principali fattori di qualità del servizio di tpl, e cioè:

  • Regolarità del servizio;
  • Puntualità;
  • Pulizia dei treni, dei bus e delle stazioni;
  • Informazione all’utenza;
  • Comfort del viaggio;
  • Accessibilità al servizio;
  • Riconoscibilità del personale a bordo.

Oltre alla qualità del servizio verso gli utenti, particolare attenzione verrà posta al tema dell’evasione e del rispetto degli obblighi tariffari. Gli ispettori dovranno infatti controllare anche la corretta applicazione delle nuove tariffe regionali e che le aziende mettano in campo efficaci azioni anti-evasione.