“Una nuova vicenda giudiziaria ha investito una struttura ospedaliera di Napoli, per fatti che partono dal 2012. Esprimo il pieno sostegno e l’apprezzamento del governo regionale per l’azione della Magistratura. Nessuna zona d’ombra dovrà essere più tollerata. Siamo pienamente impegnati in un lavoro di bonifica e risanamento radicale di un sistema sanitario e ospedaliero, che per decenni è andato avanti senza alcuna forma di controllo e di verifica, né sanitaria, né amministrativa, né organizzativa, e con 8 anni di commissariamento. Il lavoro da fare è immane, tale da far tremare davvero i polsi. Ma abbiamo deciso di cambiare tutto, e così sarà. La svolta è pienamente in atto, con l’aiuto di tanti professionisti che stanno costruendo questo rinnovamento con passione e impegno. Abbiamo detto: ora o mai più. E’ questo il momento per realizzare un cambiamento profondo. Non ci sono più santuari. Abbiamo già concordato una linea di collaborazione con la Guardia di Finanza per i controlli amministrativi e contabili necessari.
Intanto, l’Ufficio Ispettivo nominato dalla nostra Giunta sarà impegnato in tutte le strutture, a cominciare da quelle oggetto di indagini. Ci riserviamo di costituirci parte civile al termine degli accertamenti e dell’individuazione di responsabilità da parte della Magistratura, nel rispetto delle persone coinvolte.
In questo momento, assume le funzioni di direttore generale dell’Asl Napoli 1 il dott. Pasquale Di Girolamo Faraone, attuale direttore sanitario. Si ampliano le funzioni di commissario per l’Ospedale del Mare per l’ing. Ciro Verdoliva, che sarà impegnato in tale funzione fino al completamento dell’ospedale stesso. Non ci sarà neanche un minuto di ritardo rispetto al programma definito.
Condivido l’amarezza e le considerazioni del Procuratore Alfonso D’Avino. Occorre far crescere un nuovo senso delle istituzioni e del dovere in tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche e che governano i grandi servizi di civiltà, che toccano la vita delle persone.
L’amarezza e la rabbia sono grandi. Ma sento il dovere in questo momento, di difendere la dignità, la professionalità e lo spirito di sacrificio di tantissimi medici, infermieri, amministrativi che lavorano nelle nostre strutture. Singole vicende, per quanto gravi e sgradevoli, non possono offuscare l’onorabilità di tutti. A cominciare dal Pascale, che è un centro di eccellenza mondiale per le cure oncologiche. La stessa vicenda in questione, riguarda aspetti amministrativi. L’Istituto Pascale ha avuto riconoscimenti internazionali. E’ un centro di ricerca di cui siamo orgogliosi. Proprio in questi mesi ha raggiunto risultati sulle liste d’attesa, sulle nuove tecniche interventistiche di assoluta avanguardia. E tra pochi giorni illustreremo questi risultati in una iniziativa pubblica.
Dunque, il lavoro continua, con sempre maggiore determinazione, per raggiungere in un contesto di trasparenza assoluta, risultati all’altezza della nostra storia medica e scientifica, al servizio dei cittadini”.