05/03/2016 - "Sono assolutamente convinto, qui, nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, del sostegno che la Corte dei Conti può dare al lavoro che stiamo attuando in Regione. C'è una profonda consonanza con la nostra attività. Un elemento di rigidità che ci venga dalla Corte dei Conti è un aiuto per gli amministratori che intendono impegnarsi in un'azione di rinnovamento e anche un elemento di resistenza e di forza verso spinte di vario tipo che possiamo subire. Sostegno pieno quindi all'azione della Corte dei Conti.
Se l'intento è quello di voltare pagina è decisivo il sostegno della Corte dei Conti. Nella pubblica amministrazione siamo nel paradosso che, se vuoi cambiare, sei in qualche modo obbligato ad atti di eroismo, di coraggio, di sovraesposizione. Così, questo non è un Paese civile. Ma abbiamo deciso di affrontare la sfida. E vorremmo un aiuto, che non è confusione di ruoli, ma comune consapevolezza dei problemi e che esiste un obiettivo che ci unisce. Abbiamo dunque deciso di intervenire con segnali spartani, facendo delle scelte.
Abbiamo deciso di ridurre le società partecipate da 43 a 6, cosa unica in Italia. certo avremo ora dei mesi, forse degli anni, per tutelare il personale, per farci carico delle obbligazioni contrattuali, ma il cammino è avviato. Abbiamo ridotto da 7 a 2 le Adisu, enti per il diritto allo studio. Abbiamo già sciolto due agenzie, l'Arsan e l'Arlas. L'Arsan doveva essere la struttura che controllava la sanità pubblica. Vi evito il sarcasmo, visto che voi, la Corte dei Conti, ha condannato il dirigente dell'Arsan a pagare 30 milioni di euro per le doppie fatturazioni nell'Asl Napoli 1. Ma andiamo avanti, non ci fermeremo sapendo che la sfida è complessa, Ma abbiamo già voltato pagina. Ora il nostro lavoro continua, consapevoli dei contenuti delle relazioni e dell'analisi puntuale del Procuratore Tommaso Cottone."