Il disegno di legge sugli ''open data'' (dati aperti) per la trasparenza, la conservazione, la valorizzazione e la riutilizzabilità dei documenti e dei dati pubblici di cui la Regione Campania e' titolare è stato approvato oggi all’unanimità dalla I Commissione consiliare permanente del consiglio regionale della Campania. Si tratta di un progetto di legge a costo zero in quanto verrà attuato con le risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili.
La commissione presieduta dal consigliere regionale del PdL, Angelo Polverino, ha approvato il disegno di legge ''Disposizioni in materia di trasparenza amministrativa e di valorizzazione dei dati di titolarita' regionale'', presentato dagli assessori regionali Pasquale Sommese e Guido Trombetti.
''La Regione Campania procede nella direzione della trasparenza delle scelte e dell'impiego delle risorse pubbliche attuando l'open data che costituisce l'asse portante delle politiche di e-government e dello sviluppo del territorio'' – ha sottolineato Trombetti - per il quale ''l'open data e' un passo in avanti importante verso la possibilità per i cittadini di fruire dei dati pubblici in quanto permette un controllo continuo dell'operato della pubblica amministrazione mediante l'uso delle nuove tecnologie''.
“I dati prodotti e detenuti dalle pubbliche amministrazioni sono una preziosa risorsa per la crescita economica e per dare impulso all’economia immateriale di tutto il territorio”, ha proseguito Trombetti.
“Fare Open Data è un passo importante in un percorso assai più grande, vale a dire usare il Web sfruttandone tutte le potenzialità sia a livello sociale che tecnico. E’ un processo, dunque, che deve crescere e maturare. E per creare una cultura condivisa su questi temi è necessario l’impegno di tutte le Istituzioni del Paese. Amministrazioni, associazioni, cittadini e imprese dovranno dimostrare di essere all’altezza della sfida”, ha concluso l’Assessore Trombetti..
''La trasparenza, la conservazione, la riutilizzabilita' dei dati regionali da parte dei cittadini, delle associazioni, delle imprese e' uno dei presupposti dello sviluppo del territorio e per la modernizzazione della macchina amministrativa regionale'' - ha sottolineato Sommese - con gli 'open data' la Regione mette a disposizione un patrimonio prezioso di dati e di, informazioni che costituisce valore aggiunto per lo sviluppo economico e sociale del territorio e della popolazione''.
Soddisfazione e' stata espressa dal Presidente della I Commissione Angelo Polverino (PdL) che ha evidenziato ''la portata innovativa del disegno di legge che si inserisce nel solco della attuazione delle leggi nazionali in materia di trasparenza e dell'azione di governo regionale e politica della maggioranza di centro destra volta a favorire la più ampia conoscenza e fruibilità da parte dei cittadini dei dati e delle informazioni regionali nonché a promuovere la conoscenza e la partecipazione dei campani alla vita dell'istituzione regionale''.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione i consiglieri regionali Sandra Lonardo (Popolari Udeur), Anita Sala (Centro Democratico, Diritti e Libertà), Luciano Schifone (PdL), Carlo Aveta (La Destra), Angelo Consoli e Pietro Foglia del'Udc, il capogruppo del Pse, Gennaro Oliviero, i quali si sono espressi favorevolmente al ddl all'unanimita'.
La ratio del disegno di legge, che vede la Campania terza regione in Italia a dotarsi degli open data, dopo Lombardia e Lazio, e' garantire la piena accessibilita' dei dati, dei documenti pubblici in formato digitale e, in generale, delle informazioni pubbliche e il pieno riconoscimento della possibilita' di riutilizzarli per favorire trasparenza e partecipazione a beneficio dei cittadini della Campania.
Quanto alle modalita' attuative, il disegno di legge prevede, per la Giunta regionale, che i dati aperti siano individuati e organizzati in ''dataset'' in funzione della natura delle informazioni che essi veicolano e in ragione delle strutture dipartimentali costituenti l'ordinamento amministrativo; per il Consiglio regionale, gli stessi dati sono organizzati tenendo conto della struttura amministrativa interna. Per assicurare il collegamento con altri dataset e per aumentare il valore dei dati correlati, i dataset sono codificati e classificati in modalità ''linked open data'', ovvero mediante la loro aggregazione.