Il protocollo di intesa tra la Regione Campania, le 7 Università e gli Istituti di ricerca per infrastrutture è stato firmato il 24 ottobre 2014 e prevede un investimento di 150 milioni di euro con cui saranno finanziati strumenti per i laboratori didattici, per la diagnostica e per le apparecchiature elettromedicali.
In particolare, sono previsti i seguenti interventi:
- L'Università Federico II ristruttura tutte le aule studio, crea laboratori didattici e potenzia gli Orti Botanici;
- La Seconda Università di Napoli potenzia le strutture elettromedicali e per la ricerca clinica;
- L'Università di Salerno attrezza la sala operatoria virtuale della Facoltà di Medicina;
- L'Università Parthenope potenzia l'aula congressi di Villa Doria D'Angri;
- L'Università "L'Orientale" potenzia gli ausili per gli studenti diversamente abili;
- L'Università del Sannio potenzia i servizi bibliotecari e di editoria digitale;
- L'Università Suor Orsola Benincasa potenzia i laboratori didattici delle aree linguistiche e LIS (lingua dei segni);
- Il Cnr potenzia il laboratorio mobile per la diagnostica ed il monitoraggio dei monumenti;
- L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) potenzia i laboratori di ricerca nel settore dell'elettronica organica e dell'accelerazione delle particelle;
- L'Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astronomico di Capodimonte potenzia il Planetario con macchine più performanti ed aumenta i posti a sedere per le visite guidate;
- La Stazione Zoologica "A. Dohrn" potenzia l’infrastruttura per la ricerca e la riabilitazione delle tartarughe marine.
L'intervento fa parte dei percorsi che la Regione Campania ha avviato a valere sul POR FESR 2007-2013 per potenziare e riqualificare il sistema delle infrastrutture nel settore dell’istruzione, della formazione e della ricerca tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche ed al fine di innalzarne il livello degli standard operativi.
Inoltre, rientra nelle azioni programmate per fornire un impulso all’accelerazione della spesa del POR FESR, azioni che individuano, come ambiti prioritari di intervento, l’ambiente, il sostegno al tessuto produttivo, l’efficientamento energetico, i trasporti sostenibili, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo urbano.