"I problemi della sanità Campana sono essenzialmente riconducibili ad una discutibile disciplina nazionale che da anni ha bloccato le assunzioni. Non è perciò con la belligeranza che risolveremo le questioni. Soltanto unendoci riusciremo a portare a casa lo sblocco del turn over che dipende esclusivamente dal Governo."
Così il Consigliere per la Sanità del Presidente Caldoro, Raffaele Calabrò, e il sub commissario alla Sanità della Regione Campania, Mario Morlacco, replicano alla Cisl.
"Il sindacato - sottolinea Calabrò - sa bene che da almeno un biennio la struttura commissariale sta lottando per ottenere dal Governo il via libera alla possibilità di assumere personale nel settore sanitario e che ripetutamente - e personalmente - mi sono speso sulle condizioni difficili al limite dell'umano in cui sono costretti a lavorare i medici e gli infermieri nella nostra regione. Esorto la Cisl a fiancheggiare la Regione nello scongiurare che nel Decreto sulla compensazione tra crediti verso la PA e debiti, fortemente voluto dal segretario Pdl Alfano, le Regioni che hanno sfondato i tetti della spesa sanitaria siano escluse."
"E' stato difficile garantire fino ad oggi - aggiunge Morlacco - non solo i livelli di assistenza ma anche un concreto avanzamento della riorganizzazione del sistema dovendosi operare in emergenza, emergenza aggravata dalla situazione debitoria ereditata. Una task force sta cercando di garantire i pagamenti e mettere le strutture private in grado di continuare a gestire; ma bisogna considerare che si sta affrontando una situazione debitoria immensa, degli anni fino al 2009, e controversie risalenti che hanno assorbito ingenti risorse per oneri vari improduttivi. Tutto questo sta finendo e nel prossimo futuro quelle risorse potranno essere destinate ad attività sanitaria e tutela della salute.
Quanto alle richieste - conclude Morlacco - siamo pienamente concordi sullo sblocco del turn-over. Ormai ce lo possiamo permettere ma deve intervenire lo Stato a modificare la Legge. Così come siamo d'accordo anche a rendere più continuo il tavolo per la sanità con tutte le forze sociali."
"Non è tempo perciò di divisioni e di atti di belligeranza - conclude Calabrò - se vogliamo che i diritti dei campani non restino degli inascoltati cahier de dolèances."