Il consigliere del presidente Caldoro per la Sanità, Raffaele Calabrò, interviene sul caso Cardarelli: "In attesa che la magistratura faccia quanto prima luce sulla vicenda della 'Villa del Sole', il Parlamento farebbe bene ad interrogarsi sull'adeguatezza della legge che disciplina l'attività di intramoenia".
"In attesa che la magistratura faccia quanto prima luce sulla vicenda della 'Villa del Sole', il Parlamento farebbe bene ad interrogarsi sull'adeguatezza della legge che disciplina l'attività di intramoenia". Così Raffaele Calabrò, consigliere del presidente Caldoro per la Sanità, riguardo alle indagini effettuate al Cardarelli."E' sotto gli occhi di tutti che la legge 120 del 2007 - sottolinea il senatore - nata per tutelare, in virtù dell'art. 32 della Costituzione, la libertà di scelta del paziente di rivolgersi a uno specialista di fiducia e il diritto del medico alla libera professione, in molte Regioni ha trovato difficile applicazione"."Tuttavia, non è ponendo fine all'intramoenia allargata entro il 30 giugno aggiunge il parlamentare campano - che si riusciranno ad evitare nel futuro pratiche scorrette diffuse anche in altre Regioni, come dimostra la relazione della Corte dei Conti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012"."La disciplina normativa dell'attività intramuraria ha senz'altro bisogno di correzioni che il Parlamento deve quanto prima apportare e che tengano conto innanzitutto dei bisogni e dei diritti dei pazienti, in primis del diritto al facile accesso alle cure e che garantisca una relazione medico paziente che sia improntata sempre alla fiducia", conclude Calabrò.