18/11/2015 - I due principi fondamentali che hanno ispirato il Disegno di legge “Riordino del Servizio idrico integrato ed istituzione dell’Ente idrico Campano” sono questi: l'acqua bene pubblico e il decentramento dei poteri di gestione dalla Regione ai Comuni singoli o associati. Considero questa legge un risultato di straordinario valore per le famiglie oltre che per la gestione ordinaria del ciclo delle acque.
In sintesi, il ddl definisce le funzioni della Regione e degli Enti locali in materia ed istituisce l’Ente Idrico Campano cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni del territorio campano. L’EIC predispone, adotta ed aggiorna il Piano d’Ambito, individua il soggetto gestore del servizio idrico integrato in ogni Ambito distrettuale, predispone e approva le convenzioni con i gestori e relativi disciplinari; sono organi dell’EIC il Presidente, il Comitato esecutivo, il Direttore generale, i Consigli di distretto, il Collegio dei Revisori dei conti. E’ previsto l’esercizio associato delle funzioni pubbliche mediante l’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) suddiviso in Ambiti distrettuali (Napoli, Sarnese-Vesuviano,Sele,Caserta,Calore-Irpino). E’ prevista la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali di Eic attraverso il Comitato Consultivo.
Continueremo ad andare avanti con estrema determinazione, sapendo che la nostra missione è rivoluzionare la Regione Campania sul piano dell'efficienza, della sburocratizzazione, sul piano delle valorizzazione delle professionalità e dell'espulsione dalle istituzione di ogni interferenza partitica o politica. Con serenità, con modestia – sapendo che è un lavoro immane – e con assoluta determinazione andremo avanti.