"La Giunta regionale della Campania, ha preso atto delle indicazioni dei Comuni inclusi nella Zona rossa dei Campi flegrei ed ha approvato la nuova perimetrazione del territorio dell'area."
Così l'assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza.
"La zona rossa dei Campi Flegrei - ha detto l'assessore - include oltre 550mila abitanti ed è stata proposta dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile, d'intesa con la Regione Campania, sulla base degli ultimi studi scientifici e sulle indicazioni fornite dalla Commissione Grandi Rischi. La proposta è poi passata al vaglio dei Comuni che hanno assunto le proprie decisioni, ufficializzandole attraverso apposite delibere dei Consigli comunali o con provvedimenti dei sindaci o dei commissari prefettizi.
"La nuova zona rossa dei Campi Flegrei comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano e una piccola zona di Giugliano, nonché alcune zone di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando). Per quanto riguarda la città di Napoli il numero degli abitanti coinvolti è pari a circa 375mila persone.
"La procedura di approvazione finale è stata particolarmente complessa per ottenere la condivisione di tutte le istituzioni e si concluderà con l’emanazione di un atto normativo del presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile, prefetto Franco Gabrielli. Il percorso è uguale a quello intrapreso rispetto alla pianificazione per rischio vulcanico al Vesuvio."
“Quello di oggi - ha commentato il prefetto Franco Gabrielli - è un ulteriore importante tassello nel percorso volto all’aggiornamento dei piani di emergenza dei Campi Flegrei, un lavoro che, pazientemente, con la Regione Campania stiamo compiendo sulla scorta di quanto fatto anche per il Vesuvio. Voglio sottolineare, come già il 20 ottobre scorso in occasione della riunione tenuta a Napoli, l’approccio estremamente propositivo dimostrato in questi mesi da tutti i soggetti coinvolti, partendo dai sindaci dei Comuni interessati. La sensazione è quella che, piano piano, tutti stiano comprendendo la centralità che le attività di pianificazione rivestono in protezione civile.”