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Contributi alle PMI per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili - Proroga presentazione istanze

Contributi alle PMI per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili - Proroga presentazione istanze

16/04/2025 - Con decreto del direttore generale per gli incentivi alle imprese 31 marzo 2025 è stato posticipato, alle  ore  12:00  del  17  giugno 2025, il termine finale per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni per il sostegno alle  PMI  nella  realizzazione  di programmi di investimento finalizzati all'autoproduzione  di  energia da fonti rinnovabili.

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28/03/2025 - A partire  dalle ore 12.00 del 4 aprile  2025 e fino alle ore 12.00 del 5 maggio  2025 sarà operativo al seguente link https://www.invitalia.it lo Sportello  di INVITALIA  per la presentazione delle  domande di accesso alle agevolazioni per il sostegno ai programmi di investimento finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o minieolici, per l’autoconsumo immediato e per sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.

Potranno beneficiare delle agevolazioni le PMI operanti sull’intero territorio nazionale, ad esclusione delle imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura. Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le imprese le cui attività non garantiscano il rispetto del principio DNSH (Reg. U.E. n.852/2020).

Gli incentivi saranno assegnati ai programmi di investimento per un ammontare di spese ammissibili non inferiore a 30.000 euro e non superiore a 1.000.000 di euro nella misura massima del:

-30% per le medie imprese

-40% per le micro e piccole imprese

-30% per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento

-50% per la diagnosi energetica.

Le risorse destinate alla misura sono 320 milioni di euro, di cui il 40% riservato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e un altro 40% alle micro e piccole imprese.