Stamattina la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania, in collaborazione con Libera e il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, ha ricordato Fabio De Pandi, in occasione del ventennale della sua uccisione, e gli altri bambini colpiti dalle mafie.
Alle ore 10 il vicepresidente della Fondazione Pol.i.s. don Tonino Palmese ha celebrato una messa in memoria di Fabio nella Chiesa di Santa Lucia.
A seguire, nella sede della Fondazione Pol.i.s. si è tenuto un incontro sul tema La strage degli innocenti. Fabio De Pandi e i bambini uccisi dalla violenza criminale, moderato dal segretario generale della Fondazione Enrico Tedesco, a cui hanno preso parte Gaetano De Pandi, papà di Fabio, e di una nutrita delegazione dei familiari delle vittime innocenti della criminalità.
Sono intervenuti l'assessore regionale ai Rapporti con le Autonomie Locali Pasquale Sommese, il commissario regionale antiracket Franco Malvano, il direttore dell'istituto penitenziario minorile di Nisida Gianluca Guida, il legale della famiglia De Pandi nel processo relativo all'omicidio di Fabio Domenico Ciruzzi, il presidente del Comitato Scientifico e il vicepresidente della Fondazione Pol.i.s., rispettivamente Alfredo Avella e don Tonino Palmese.
“Queste iniziative non sono rituali ma svegliano le coscienze, e questa è la strada giusta”, ha affermato Sommese.
“La Regione Campania ha investito tanto sulla sicurezza e la legalità, ed è opportuno proseguire in questa direzione. Lo dobbiamo ai familiari delle vittime, la cui memoria deve trasformarsi in impegno quotidiano per dire basta alle mafie”, ha concluso Sommese.
“Nella mia carriera di poliziotto mi sono trovato di fronte a molteplici omicidi, ma certamente quelli che hanno maggiormente colpito la mia sensibilità riguardano i bambini ”, ha evidenziato Malvano. “La Regione Campania sente l'esigenza di stare vicina ai familiari delle vittime, per questo si è dotata della Fondazione Pol.i.s., le cui iniziative di memoria sono significative perchè mettono assieme istituzioni, associazioni e società civile per fare squadra contro la criminalità”.
“Questa città uccide i suoi figli ma nello stesso tempo trova al suo interno la forza per reagire alla barbarie”, ha sottolineato Tedesco. “La risorsa più importante è rappresentata dai familiari delle vittime: se hanno trovato la forza per andare avanti, noi tutti abbiamo il dovere di portare insieme a loro il peso di queste grandi ferite. L'incontro di oggi apre una stagione di riflessione che proseguirà nel prossimo autunno sui bambini uccisi dalla camorra, i più innocenti tra gli innocenti”.
Gianluca Guida ha evidenziato la necessità di un'azione di prevenzione culturale che faccia da argine al dilagare dei fenomeni criminosi, mentre Alfredo Avella ha sottolineato il grande lavoro svolto in sinergia dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità, dall'associazione Libera e dalla Fondazione Pol.i.s..
“Oggi ricordiamo i bambini uccisi dalla criminalità, ma vogliamo ricordare anche i bambini che sono vittime perchè la violenza li ha privati di una persona cara e i bambini ai quali la stessa violenza ha sottratto la speranza perchè sono in carcere”, ha concluso don Tonino Palmese.