"Questa mattina ho incontrato gli organi di informazione per illustrare le iniziative che riguardano i siti borbonici e in particolare le storiche seterie di San Leucio.
Secoli di storia produttiva e un'eccellenza straordinaria: la seta di San Leucio, che trovate negli edifici più belli e rappresentativi del mondo. I produttori di seta di San Leucio del casertano hanno dato vita ad un marchio di tutela di questa produzione, riprendendo una tradizione straordinaria dei borboni che era insieme una tradizione di grande tecnologia ma anche di grande etica. I produttori che aderiscono a questo marchio garantiscono non solo la qualità dei prodotti ma anche il non ricorso al lavoro nero, il rispetto del mondo del lavoro e così via. è un modo per difenderci nella competizione mondiale, è un modo per resistere alla concorrenza di cinesi e indiani, è un modo per difendere una nicchia di assoluta eccellenza come quella della seta di San Leucio.
Devo dire che intanto questo è un esempio per tutti i produttori della Campania - nel senso che rompe la nostra vecchia abitudine all'individualismo, alla frammentazione. Per la prima volta i produttori si uniscono, si consorziano e quindi avviano operazioni di promozione del marchio, unitariamente.
La Regione è particolarmente interessata ad incoraggiare sia la promozione del marchio - iniziamo questa mattina - sia il sostegno alla innovazione tecnologica anche con i fondi europei, è chiaro che per difenderci nella competitività mondiale dobbiamo avere livelli di eccellenza irraggiungibili dai cinesi, indiani ecc. E quanta più ricerca scientifica si ingloba anche nella produzione tradizionale tanto più difendiamo le nostre nicchie di mercato."