29/10/2013 - Si è svolta a palazzo Santa Lucia la riunione del Tavolo sulle Bonifiche per fare il punto sulle attività realizzate e su quelle programmate per le prossime settimane.
Allincontro, presieduto dal commissario per le Bonifiche dellarea vasta di Giugliano e di Castelvolturno Mario De Biase, erano presenti, per la Regione, i rappresentanti della Presidenza e degli Assessorati allAmbiente, alla Sanità e allAgricoltura, lIstituto Superiore di Sanità, il comune di Giugliano, lAsl Napoli 2 nord, lArpac, la Provincia di Napoli, il Consorzio Unico di Bacino in liquidazione, la SAPNA e il Consorzio Irriguo del Basso Volturno.
Continua ha detto De Biase il rispetto delle scadenze previste dal cronoprogramma che ci siamo dati.
Procedono le gare per la messa in sicurezza. In particolare, la Resit è in fase di assegnazione; per Masseria del Pozzo, la cui gara è scaduta ieri, sono pervenute 7 offerte; Novambiente, infine, scade il 12 novembre. E stata altresì aggiudicata, ed è in fase di contrattualizzazione, la gara per il secondo monitoraggio di 164 pozzi su 2 mila ettari intorno alle aree delle discariche.
Abbiamo ricevuto ha aggiunto dallIstituto superiore di Sanità i primi dati dellindagine sulleventuale presenza di metalli pesanti su 11 prodotti. Il risultato conferma quello di giugno scorso per i composti organici volativi, allorchè fu accertato che non cera trasmissione di contaminazione dalle acque ai prodotti: lortofrutta è abbondantemente al di sotto dei limiti di legge.
Lo stesso Istituto ha fatto lanalisi dei suoli, accertando che solo 2 su 2 mila ettari sono contaminati: larea di San Giuseppiello, appartenente alla famiglia Vassallo, e già sotto sequestro, e quella non coltivata a valle della discarica di Masseria del Pozzo. Per la prima ho chiesto, e il Tavolo ha condiviso, al Comune di Giugliano unordinanza per inibire le coltivazioni, per poi procedere ad avviare le bonifiche per entrambe.
Infine ha concluso De Biase il Consorzio del Basso Volturno ha dato la sua disponibilità ad estendere la rete irrigua alle aree per le quali è stato interdetto luso dei pozzi perché risultati inquinati.