25/03/2019 - Leggo di un ritorno di attenzione sul tema ecoballe, con non nuove doglianze sulla tempistica attuativa del programma di rimozione.
Ritengo doveroso fornire alcune delucidazioni ed aggiornamenti.
Le ecoballe giacenti sul territorio regionale a seguito degli stoccaggi avvenuti fra il 2001 ed il 2009 sono pari a 5.600.000 tonnellate. Il Decreto Legge 185 del 25 novembre 2015 assegnò solo 30 giorni alla Regione Campania per approvare un gigantesco programma di rimozione. Il 24 dicembre successivo, rispettando i tempi, la Regione ha approvato un piano operativo articolato su tre filiere distinte:
1) Trasporto di un primo e limitato quantitativo fuori regione;
2) Impianto per produzione di Css (combustibile solido secondario) utilizzando un esistente capannone presso lo Stir di Caivano;
3) Impianto per il recupero di materia riciclabile da realizzare ex novo in un’area già adibita a centrale Enel, in Giugliano.
Per il trasporto fuori regione sono state espletate in tempi record due tornate di gara, rispettivamente nel 2016, con aggiudicazione di complessive 476.000 tonnellate; e nel 2017, con aggiudica di 405.000 tonnellate. Della prima tornata, alla data odierna sono state rimosse 200.000 tonnellate (metà via nave e metà su gomma) pari al 41,85 %. Siti svuotati completamente: Marcianise (Ce): 1 piazzola, Cava Giuliani - Giugliano in Campania (Na) 4 piazzole, Coda di Volpe-Eboli (Sa) 1 piazzola, Area interna Stir di Avellino 1 piazzola, Area Asi Pianodardine (Av) 1 piazzola
Della seconda tornata sono state rimosse 94.000 tonnellate (destinazioni in ambito nazionale) pari al 23,31 %. Piazzole svuotate completamente: Pontericcio - Giugliano in Campania (Na) 4 su 6, Caivano (Na) 1 piazzola. In sintesi, per il trasporto fuori regione:
Totale tonnellate appaltate: 881.934
Totale tonnellate rimosse: 293.937
Percentuale di rimozione: 33,32%
I ritardi sui programmi, come sanno tutti coloro che hanno un’elementare cognizione del settore, non sono imputabili alla Regione. In questi ultimi anni sono accaduti quattro eventi che hanno messo in crisi l’intero sistema a livello nazionale ed europeo, oltre a tantissimi operatori del settore:
1) Il blocco delle importazioni dei rifiuti riciclabili da parte cinese ;
2) l’invasione dei rifiuti britannici nei termovalorizzatori del nord Europa, dopo la decisione inglese di chiudere le proprie discariche ;
3) la drastica riduzione di discariche in ambito comunitario a seguito delle nuove Direttive comunitarie sull’economia circolare;
4) il notevole incremento dei costi di gestione e smaltimento, per le tre cause innanzi dette, che hanno fatto lievitare del 40% medio i prezzi del 2015/2016. In alcuni casi anche oltre il 50%.
I dati sono talmente chiari che non si può non capire quanto questo contesto condizioni l’attuazione del nostro originario programma. Non a caso alcune gare sono andate deserte imponendo la riedizione della procedura a costi più consoni alle nuove dinamiche di mercato.
Per fortuna, e nostra avvedutezza, il grosso del piano non è mai stato poggiato sul trasporto fuori regione, ma su due impianti strategici di trattamento in ambito regionale (2.200.000 tonnellate a Caivano e 1.200.000 a Giugliano ).
Due impianti che tratteranno insieme 600.000 tonnellate/anno, cioè quasi quanto il Termovalorizzatore di Acerra, con procedure di trattamento che non prevedono incenerimento. Per Caivano proprio oggi l’Anac (cui sono stati sottoposti in questi anni una miriade di atti con esiti totalmente positivi in termini di fattiva e preziosa collaborazione) ha dato ok alla Commissione di valutazione dell’offerta finale. Quindi nei prossimi giorni si concluderà una complessa gara con l’aggiudica finale.
Per l’impianto di Giugliano la gara è in pieno ed avanzato svolgimento, con la possibile aggiudica nelle prossime settimane.
Con queste due aggiudicazioni, si concludono le procedure amministrative. Il programma proseguirà nei nove cantieri del trasporto extra regione e nei due impianti di trattamento industriale a Caivano e Giugliano. In un contesto nazionale ed europeo diverso sarebbero state rispettate le previsioni tempistiche originarie. Nel nuovo contesto è un miracolo quello che si sta facendo. E che sarà portato fino alla definitiva e storica soluzione di un problema che prima della Giunta De Luca era ritenuto universalmente irrisolvibile.
Fulvio Bonavitacola
Vice Presidente della Regione Campania