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La Regione Campania promuove e sostiene la rete dei servizi, degli interventi e delle opportunità per le persone con disabilità con l’obiettivo di garantirne il pieno diritto di cittadinanza attraverso la tutela della dignità, la creazione di condizioni di pari opportunità e di non discriminazione, lo sviluppo dell’autonomia e dell’autodeterminazione, la difesa del diritto allo studio.

L’obiettivo dei nuovi impegni e delle nuove politiche regionali in materia di disabilità è quello di organizzare, attraverso il sistema integrato dei servizi sociali, un efficace progetto di vita che accompagni la persona disabile nel corso di tutta la sua esistenza attraverso la centralità dell’integrazione operativa tra servizi per la predisposizione di progetti individuali in grado di garantire alle persone disabili una piena parità di trattamento in ogni settore della vita.

Gli Orientamenti strategici prioritari della Regione sono:

Il potenziamento e il consolidamento dell’offerta dei servizi e interventi di natura socio-assistenziale offerti a domicilio, che rappresentano una preziosa alternativa all’istituzionalizzazione e che incentivano la vita di relazione, l’autonomia personale e la partecipazione ad attività socializzanti e ricreative dei soggetti che non necessitano del ricovero in strutture ospedaliere. La legge regionale n. 8/2004 ha previsto ulteriori risorse finanziarie per l’implementazione dei servizi di Assistenza Domiciliare Integrata erogati negli Ambiti territoriali. Un’importante novità in termini di servizi assistenziali alla persona con disabilità è stata introdotta dalla delibera di programmazione n. 679/07 del FNPS e proseguita con la n. 601/08 con cui la Regione Campania ha stanziato 12 milioni di euro annui per l’assistenza tutelare di anziani fragili e disabili gravi attraverso i progetti sociali individualizzati previsti dalla L. 328/00;

la promozione di servizi qualificati di assistenza semiresidenziale e residenziale. La delibera di Giunta n. 711 del 2004, e la successiva ratifica come regolamento (il n. 6 del 2006) dal Consiglio Regionale, infatti, hanno introdotto il principio del rispetto di requisiti strutturali, funzionali ed organizzativi di qualità che strutture e servizi in favore delle persone in condizioni di disabilità, come anche per i minori e gli anziani, devono possedere per essere autorizzati all’apertura e al funzionamento;

la valorizzazione di servizi che promuovono attività complementari ad altri interventi (sanitari, educativi, ecc…), rivolti ai diritti/bisogni di integrazione e di inclusione sociale delle persone con disabilità allo scopo di prevenire e rimuovere le situazioni di disagio e di contrastare i processi di isolamento sociale. In tal senso risulta fondamentale il ruolo svolto dai centri socio-educativi diurni (o centri sociali polifunzionali per disabili), finanziati con risorse aggiuntive regionali afferenti alla L.R. n. 11/84;

la ricerca di soluzioni residenziali per disabili gravi privi del sostegno familiare (“Dopo di noi”). I fondi trasferiti dallo Stato alle Regioni con la legge finanziaria n. 388/00 hanno permesso di programmare l’emanazione di un primo bando, nel 2004, con cui sono stati finanziate 10 proposte progettuali, e di un secondo (Avviso pubblico emanato con DD n. 910/07) che incentiva l’utilizzo di beni sequestrati alla camorra, per l’offerta di questa tipologia di servizio che dovrebbe rappresentare, il prima possibile, un livello essenziale di assistenza sociale;

la promozione di politiche legate a programmi sperimentali e innovativi che hanno avuto avvio con la Delibera 679 del 2007. Si tratta di servizi a titolarità regionale per i quali la Regione è intervenuta per colmare dei vuoti o per avviare nuove pratiche in materia di disabilità. Con delibera 1779 del 05/10/2007 si è approvato un protocollo d’intesa con la Biblioteca Italiana per i Ciechi Regina Margherita di Monza, finalizzato a garantire la consulenza tiflodidattica e i libri di testo in braille o a caratteri ingranditi, nonché in formato elettronico, agli alunni con disabilità visiva della regione Campania. Il protocollo, rinnovato anche per l’anno scolastico 2008-2009 con Delibera 1051 del 19/06/2008, consente ai genitori degli alunni con disabilità visiva di rivolgersi alla Biblioteca, tramite le scuole, per ottenere i testi.

Nel campo della sordità é stata approvata una convenzione con l’Ente Nazionale Sordomuti (ENS) per il cosiddetto “servizio ponte”, già attivo in altre regioni italiane, che consente alle persone con disabilità uditiva di mettersi in contatto con il mondo degli udenti attraverso una serie di strumenti (sms, DTS, e-mail, video-chat). Le informazioni sul servizio e l’accesso allo stesso sono disponibili sul sito www.mondoens.it. Infine è stato avviato un programma sperimentale per la fruizione del mare e della montagna da parte delle persone con disabilità, che ha portato ad approvare circa 34 progetti presentati dal privato sociale, realizzati in gran parte nell’estate del 2008 su vari punti del territorio regionale. Con tale programma si è data una realizzazione operativa al principio secondo cui, nella programmazione delle politiche sulla disabilità, va tenuto conto anche di servizi che consentono la fruizione dell'agio, affiancandoli ad altre attività più tradizionalmente orientate alla riduzione del disagio;

Per quanto concerne la disabilità mentale – purtroppo ancora oggi oggetto di stigma e di paura inconsapevole – nell’attesa che un apposito coordinamento tecnico svolga un ruolo ed una funzione di catalizzatore delle conoscenze e delle esperienze ed indichi un metodo da proporre per sostenere complessi e delicati processi di presa in carico integrata, l’Assessorato alle Politiche Sociali ha avviato percorsi condivisi con l’Assessorato alla Sanità con l’obiettivo di ricercare possibili ipotesi di integrazione tra sociale e sanitario. Nel frattempo, il Settore Assistenza Sociale – sulla scorta di alcuni incontri avuti con le associazioni di genitori di soggetti autistici – sta approntando un avviso pubblico per l’erogazione di contributi volti alla promozione di servizi/progetti di presa in carico delle grave condizione individuale e familiare inerente l’autismo;

Un ulteriore strumento per rafforzare le azioni di promozione e sostegno dei processi di inclusione attiva dei soggetti disabili sono gli Accordi di Programma sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, un’azione partita nel 2005 e frutto del lavoro condotto dall’Assessorato Regionale alle Politiche Sociali, in raccordo con gli Enti locali, l’ASL, la Direzione Scolastica regionale e le associazioni di categoria. Alcuni Ambiti territoriali hanno già recepito tale opportunità adottando lo schema-tipo di Accordo contenuto nelle Linee Guida 2005.