09/06/2017 - Varati due provvedimenti di fondamentale importanza per lo sviluppo produttivo della Campania e del Mezzogiorno: l'Accordo di Programma Quadro sui Contratti di sviluppo e il Decreto sul Mezzogiorno che istituisce le “Zes”.
Dopo l'approvazione in Giunta della Delibera n. 285 del 23 maggio 2017, è stato firmato l'Accordo di Programma Quadro tra il Dr. Carlo Sappino, dirigente generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, l’ad di Invitalia Domenico Arcuri, e la dr.ssa Roberta Esposito, dirigente generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive della Regione Campania, finalizzato a favorire, nell’ambito del territorio della Campania, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali ovvero il consolidamento di quelle già esistenti che risultino strategiche per le esigenze di sviluppo individuabili a livello territoriale, attraverso il cofinanziamento da parte della Regione Campania di programmi di sviluppo presentati a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo.
L'intervento complessivo di sostegno agli investimenti è previsto in 325 milioni, di cui 150 come quota di cofinanziamento della Regione Campania. Parte concretamente il "fondo Campania", il primo in Italia, legato all'ulteriore finanziamento dei contratti di sviluppo.
E' stato inoltre pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge del Consiglio dei Ministri n. 91 concernente le disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno. Si tratta di un provvedimento di fondamentale rilevanza per il sostegno alle politiche di sviluppo industriale e logistico del territorio meridionale. In particolare, all’articolo 4 sono state istituite le zone economiche speciali, che possono costituire una svolta nella capacità di attrarre investimenti produttivi. Tale misura individua lo schema generale e i principi informatori per la costituzione delle ZES, compresa l'individuazione di una governance snella ed efficace.
Viene così premiato lo sforzo del Presidente De Luca, che già nel dicembre del 2016 aveva portato alla approvazione della Giunta Regionale della Campania il provvedimento nel quale sono stati definiti i principi informatori per la costituzione delle zone economiche speciali nella nostra Regione, facendo perno sui porti di Napoli e di Salerno e sulle loro aree retroportuali. La Giunta De Luca si affiancherà, nelle prossime settimane, alla azione di Governo per sostenere il percorso che dovrà condurre alla formalizzazione di questa misura che certamente, assieme alle altre di iniziativa nazionale e regionale, consentirà di potenziare la dotazione dell’apparato produttivo della Campania.
Di particolare rilevanza, tra le altre misure, quelle in favore dell'occupazione nel Mezzogiorno che indica programmi per la riqualificazione e la ricollocazione di lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale o settoriale e la misure a favore dell'imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno, denominata "Resto al Sud" a cui saranno destinate le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per un importo complessivo di 1.250 milioni di euro.
Infine, sono previste misure per interventi finanziari a favore dell'imprenditoria giovanile in agricoltura e per la promozione delle filiere del Mezzogiorno; per interventi urgenti per il contrasto della povertà educativa minorile e della dispersione scolastica nel Mezzogiorno e le disposizioni di semplificazione dei "Patti per lo sviluppo” e dei “Contratti istituzionali di sviluppo".
“Si tratta di iniziative – dichiara l'assessore alle attività produttive Amedeo Lepore – di grandissima importanza per lo sviluppo produttivo e l'occupazione nel Mezzogiorno e nella nostra Regione. Le principali misure individuate sono il frutto dell'azione del Presidente De Luca e della sua Giunta, che ha fornito al Governo proposte e contenuti concreti per la costruzione del provvedimento sul Mezzogiorno e per rafforzare la collaborazione già avviata con il Patto per lo Sviluppo della Campania. Esprimiamo forte apprezzamento per l'impegno coerente del Ministro De Vincenti che, dopo la clausola del 34% delle spese in conto capitale a favore delle regioni meridionali, ha adottato un altro provvedimento di particolare importanza per la crescita economica del Mezzogiorno e lo sviluppo dell'intero paese”.