La legge è il frutto di un lavoro condiviso con le associazioni, con i comitati dei cittadini ed il prezioso contributo del commissario antiroghi, viceprefetto Donato Cafagna. Si tratta di misure finalizzate ad assicurare una maggiore tutela della salute dei
residenti nella Regione e del patrimonio ambientale e paesaggistico della Campania. I Comuni devono provvedere, entro novanta giorni dall’entrata in vigore, ad individuare ed accertare, tramite apposito registro, le aree pubbliche e private interessate dall’abbandono e dai roghi di rifiuti nell’ultimo quinquennio, avvalendosi tra l’altro dei rilievi effettuati e messi a disposizione dagli organismi amministrativi e di controllo competenti anche a seguito di segnalazioni di singoli cittadini ed associazioni. Chi viola la legge non può più accedere a contributi e finaziamenti regionali. E' previsto l'obbligo, per chi chiede autorizzazioni edilizie di dimostrare l'avvenuto corretto smaltimento dei materiali inerti risultanti dalle demolizioni. Sono previste norme per la messa in sicurezza e la prevenzione dell'abbandono di materiali contenenti amianto.
Le aree urbane, rurali e agricole, pubbliche e private, comprese nel registro non possono essere destinate alle attività agricole, ma neppure a quelle produttive, edili, turistiche e commerciali, fino a quando non è dimostrata, con idonee attestazioni analitiche rilasciate da laboratori accreditati, l’assenza di fattori di pericolo per la salute e l’ambiente. Infine la Regione si impegna ad incentivare le attività di sorveglianza territoriale attraverso il determinate aiuto delle associazioni di volontariato locali.