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04/10/2013 - Comunicato n.706 - Terra fuochi, al via bando contrasto roghi. Romano: "Pronti 5 milioni di euro, sostegno concreto ai comuni"

04/10/2013 - E' stato predisposto il bando per attuare le attività più urgenti di contrasto al fenomeno illegale dei roghi di rifiuti sul territorio delle province di Caserta e Napoli interessato dal problema. Pronti a spendere i primi 5 milioni di euro."
Lo ha detto, esprimendo soddisfazione per la firma dell'apposito decreto, l'assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano.
Diamo così concreta attuazione ha spiegato l'assessore Romano agli impegni della Regione contenuti nel Patto firmato in prefettura con i comuni interessati dal problema degli incendi illegali di rifiuti che prevede, appunto, azioni di contrasto ai roghi, anche mediante lacquisizione di infrastrutture e tecnologie avanzate da assegnare agli operatori impegnati nelle specifiche attività di sorveglianza e anti-incendio. Lo stanziamento dei 5 milioni è solo una delle misure adottate dall'amministrazione regionale per il territorio interessato. Proprio sulla lotta ai roghi dei rifiuti è stata di recente approvata all'unanimità dalla Commissione Ambiente del Consiglio regionale la proposta di legge presentata dalla Giunta Caldoro.
Il bando è rivolto ai Comuni delle province di Napoli e di Caserta firmatari del Patto che potranno presentare progetti di investimento finalizzati a contrastare il fenomeno dei roghi attraverso limplementazione di sistemi per il ccontrollo e la tutela ambientale. Le proposte dovranno prevedere interventi per lacquisizione, limplementazione/potenziamento di dispositivi per la videosorveglianza e/o interventi di riqualificazione di aree precedentemente interessate da abbandoni e/o roghi di rifiuti già ripulite, finalizzati a prevenire ulteriori fenomeni di abbandono attraverso operazioni di piantumazione o sistemazione a verde, recinzione. Tra le tipologie di azioni di progetto abbiamo voluto inserire con convinzione, considerandole ammissibili, anche le attività di vigilanza sussidiaria svolte per il tramite di associazioni di volontariato, protezione civile e guardie ambientali legalmente riconosciute e operanti sul territorio. E' un segno concreto che riconosce l'impegno delle associazioni locali, dando valore al sacrificio di tanti cittadini, soprattutto giovani, che quotidianamente denunciano e segnalano le attività illegali. Questa battaglia si può e si deve vincere anche attraverso la collaborazione costruttiva tra le istituzioni e le comunità locali, ha concluso Romano.


Scheda sul bando

BENEFICIARI - I Comuni, singoli o associati, della provincia di Napoli e Caserta firmatari del Patto per la terra dei fuochi.
TEMPISTICA DEL PROGETTO - Il progetto dovrà prevedere una durata di gestione almeno triennale. La mancata previsione di tale durata o la previsione di tempi inferiori rendono inammissibile la domanda di finanziamento.
AMMONTARE DEL FINANZIAMENTO -  Per tutti i progetti ammissibili verrà riconosciuta una quota minimale di finanziamento pari a 30.000,00. Nel caso di associazioni tra più Comuni la quota minimale è moltiplicata per il numero dei Comuni interessati. La quota minimale potrà essere ampliata, in base ai costi stimati del progetto riportati nel relativo quadro economico e ritenuti ammissibili, fino ad un massimo di 250.000. Lo stanziamento programmato è complessivamente pari a 5.000.000.
REQUISITI E CARATTERISTICHE DEL PROGETTO - Il progetto proposto a finanziamento, di livello almeno preliminare, dovrà contemplare una o entrambe le seguenti linee di intervento:
1) SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA: Interventi per lacquisizione, limplementazione/potenziamento di dispositivi per la videosorveglianza;
2) SISTEMAZIONE/RIQUALIFICAZIONE DI AREE TERRITORIALI: Interventi di riqualificazione di aree precedentemente interessate da abbandoni e/o roghi di rifiuti già ripulite, finalizzati a prevenire ulteriori fenomeni di abbandono attraverso ad es. operazioni di piantumazione o altra sistemazione a verde, recinzione, ecc. Tra le tipologie di azioni di progetto sono considerate ammissibili, altresì, le attività di vigilanza sussidiaria svolte per il tramite di associazioni di volontariato, protezione civile e guardie ambientali legalmente riconosciute e operanti sul territorio, a condizione, tuttavia, che le stesse azioni siano integrative delle linee di intervento e che non superino, come voce di costo del progetto, il 15% del totale.