12/10/2013 - L'assessorato allAmbiente della Regione Campania ha stanziato 10 milioni di euro per la realizzazione di isole ecologiche e centri di raccolta delle frazioni recuperabili di rifiuti da parte dei Comuni che ne sono ancora sprovvisti o per lampliamento di analoghe strutture già esistenti.
È stato predisposto un bando rivolto alle amministrazioni locali per lammissione al finanziamento dei progetti che verranno presentati.
"E' un ulteriore e notevole sforzo finanziario che la Giunta Caldoro compie al servizio del ciclo integrato dei rifiuti , nonostante le risapute difficoltà finanziarie. Otto milioni di euro - dice l'assessore allAmbiente Giovanni Romano - serviranno a creare nuovi centri di raccolta per le varie frazioni di rifiuti derivanti dalla differenziata, gli altri due, invece, a potenziare e ampliare quelli esistenti. Al fine di garantire unottimale attribuzione delle risorse disponibili e sulla base del principio di efficacia ed efficienza, abbiamo stabilito di seguire un criterio proporzionale al numero di utenti: il contributo concedibile è individuato sulla base di soglie rapportate al bacino di utenza servito. Ai comuni più grandi, superiori ai 30mila abitanti, sarà possibile concedere un massimo di 300mila euro. Alle amministrazioni più piccole, al di sotto dei 5mila abitanti, il tetto massimo è fissato in 100mila euro per la realizzazione di nuovi centri di raccolta. Per lampliamento di aree pubbliche già attrezzate a tali fini, invece, si va dai 150mila euro massimi per i comuni più grandi ai 50mila per quelli piccoli. Gli enti locali potranno presentare la richiesta sia in forma singola che associata.
"Con questo bando - aggiunge - rafforziamo e consolidiamo il trend di crescita della percentuale di raccolta differenziata nel territorio regionale, attraverso azioni di supporto agli enti comunali. LAssessorato regionale allAmbiente, di concerto con le strutture tecniche, prima di predisporre questo avviso, ha verificato le esigenze dei Comuni. Nel corso del 2013 è stato effettuato uno screening tra tutte le amministrazioni cittadine della Campania, proprio al fine di pianificare eventuali interventi di sostegno: oltre 130 Comuni su 551 hanno aderito alla richiesta, manifestando il loro interesse alla realizzazione di centri di raccolta. Rispetto alle previsioni, è emerso un maggiore fabbisogno di questi centri, che hanno una funzione di integrazione ai servizi di raccolta differenziata su scala comunale e rappresentano punti di raccolta polivalenti a disposizione di tutte le utenze, al fine di rispondere alle esigenze dei cittadini nel conferimento diretto sia delle frazioni di rifiuti per le quali non è previsto specifico circuito di raccolta, sia delle frazioni per le quali, invece, risulta difficile rispettare i vincoli temporali del servizio di raccolta, anche quando questa avvenga attraverso il cosiddetto "porta a porta" (per impossibilità di rispettare orari e giornate prefissate). I centri di raccolta così disciplinati consentono anche di completare liter della raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e di consentire ai comuni di avviare il passaggio dalla TARSU alla TIA, cioè a meccanismi premiali sulla tariffa in modo da far pagare di meno ai cittadini che differenziano di più", conclude lassessore.
"Rafforzare e migliorare la raccolta differenziata rappresenta una priorità."
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta il provvedimento.
"La Regione fa, come sempre, la sua parte a sostegno degli enti locali", conclude il presidente.